In ballo c’è la fusione con Assindustria Venetocentro. E così Confindustria Venezia Rovigo approva, con il progetto, la proroga degli organi di vertice. Niente avvio del percorso di rinnovo della presidenza. Domani alle 15.30 si terrà l’assemblea privata, che si svolgerà con una formula mista, tra partecipazione in videoconferenza e fisica, con il consiglio generale riunito nella sede dell’associazione, al Vega di Marghera, e sedi collegate a distanza a Rovigo e Stra.
Il consiglio generale, il presidente Vincenzo Marinese e il consiglio di presidenza resteranno in carica, a seguito di un voto in assemblea collegato proprio al progetto di fusione con Treviso-Padova, rilanciato di recente dopo lo stop imposto lo scorso anno dall’emergenza Covid e dal rinnovo della presidenza di Assindustria, con la nomina-bis, a fine febbraio, della commissione di studio paritetica sulla fusione (Mauro Zennaro, Paolo Armeno, Gigliola Arreghini e Luca Fabbri per Venezia-Rovigo, Alessandro Vardanega, Claudio De Nadai, Enrico Del Sole e Francesco Nalini per Treviso-Padova).
Un processo, che secondo alcune fonti interne, non sarebbe ben accolto da tutti gli associati, specie a Rovigo.”In questo momento preferisco rivolgermi prima ai miei associati”, chiude Marinese. Ma ci sono anche i favorevoli (tra i quali alcune grandi aziende) che chiedono di chiudere in tempi brevi la fusione, e non disperdere le forze in un momento in cui il sistema produttivo del Veneziano – tra turismo e Save, calzaturiero e crocieristica – sta pagando il conto più salato in Veneto alla crisi.