Dopo la notizia che parte dei soldi del Recovery fund sarebbero stati destinati a concludere la Tav in Veneto, non sono mancate le reazioni positive da parte delle Associazioni economiche del territorio, tra le quali quelle di Gaetano Marangoni, Vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega alle Strategie del territorio.
“Le infrastrutture sono sempre un formidabile volano per l’economia e per l’occupazione, in quanto imprescindibili fattori di crescita per l’intero sistema Paese e occasione di lavoro per comparti produttivi che, occupandosi della cura e della trasformazione del territorio, non possono vivere di export”, sottolinea Marangoni.
“Al di là del contesto difficile dovuto alla pandemia – dice il vicepresidente di Confindustria Vicenza – è assolutamente appropriato che le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea siano destinate a opere di questo tenore, che da una parte offrono opportunità di lavoro in momenti di congiuntura negativa e dall’altro vanno a potenziare la competitività futura dei territori”.
La necessità adesso è una sola “dobbiamo concentrarci nel trovare soluzioni organizzative e tecniche per rispettare i tempi stretti legati al Recovery fund, in particolare per la tratta compresa tra Borgo Berga e Padova. Questo ci obbliga ad una marcia serrata, che le istituzioni, le categorie economico-produttive e le comunità espressione del nostro territorio devono considerare non un fardello, ma piuttosto un’opportunità irripetibile per dimostrare quell’efficienza, quella concretezza e quella laboriosità che hanno da sempre contraddistinto il Veneto, i suoi imprenditori e la sua forza lavoro”.