Congedo di paternità in Italia: 3 papà su 10 non lo usano, ecco perchè

L’argomento del congedo di paternità in Italia è sempre molto attuale, ma la cosa sconcertante è che 3 papà su 10 non lo usano, ecco perchè.

Congedo di paternità in Italia
Congedo di paternità in Italia – Venetoreport

Quando in Italia si parla di congedo di paternità, si tratta ancora di una materia piuttosto nuova, e che ha necessità di svilupparsi ulteriormente per raggiungere i livelli di altri Stati che a questo diritto danno molto più spazio. Da noi infatti, sono 7 su 10 i papà che lo usano, ecco i motivi perchè alcuni scelgono di non usufruirne.

Congedo di paternità in Italia

Viviamo in un Paese patriarcale, per quanto si possa dire che non sia così e per quanto si stia tentando di cambiare le cose. Questo lo può vedere chiunque nel proprio quotidiano, ma emerge ancora di più quando a parlare sono i dati che mettono in luce i comportamenti degli italiani di fronte alle questioni di genere. In Italia il congedo di paternità è uno degli aspetti che maggiormente evidenziano la forte disparità tra uomo e donna nella nostra società.

Da noi un papà può avere accesso al congedo di paternità obbligatorio per 10 giorni, e al congedo parentale, facoltativo e accessibile anche dalle mamme. Inoltre, ogni azienda può, in totale autonomia, garantire ai propri dipendenti un congedo aziendale per periodi più lunghi dei 10 giorni concessi dalla legge. Un dato che fa riflettere, è proprio quello che riguarda i papà che scelgono di non usufruire di questa opportunità, e il motivo dietro la loro scelta. A far emergere queste motivazioni è uno studio di Tortuga su 24 aziende: il 71% dei papà ha usufruito del congedo aziendale, ma gli altri hanno preferito non farlo.

3 papà su 10 non lo usano, ecco perchè

3 su 10 non lo usano
3 su 10 non lo usano – Venetoreport

Il lato positivo è che il 71% è una media superiore a quella nazionale che riguarda il congedo di paternità. Il lato negativo è che il 29% ha preferito non usufruire del congedo aziendale per paura che questo impattasse negativamente sulla carriera e sulla percezione dei colleghi. Stando alle risposte date dai lavoratori, sono considerati ostacoli al congedo anche il carico di lavoro e la mancanza di sostituzioni. Questo è il risultato di centinaia di anni in cui agli uomini è stato detto che a occuparsi dei figli devono essere le donne, e che loro devono preoccuparsi unicamente di lavorare.

Fortunatamente però, c’è la controparte che ha capito che questi sono motivi futili per non usufruire del congedo, e che segnalano enormi benefici: più serenità della compagna, un miglior bilanciamento dei compiti domestici, e una maggiore probabilità di fare altri figli in futuro. Ad oggi questo è un argomento centrale, tanto che 1 dipendente su 3 ha affermato che non accetterebbe un lavoro in un’azienda con un congedo aziendale di questo tipo.

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