La situazione delle imprese del Consorzio Venezia Nuova versa in condizioni sempre più critiche, al punto che ieri una delegazione si è fatta ricevere virtualmente dal sindaco, Luigi Brugnaro, nel tentativo di giocarsi un’ultima carta, dopo aver scritto invano a Roma e nel disperato tentativo di riuscire a farsi pagare i 20 milioni di euro che le ditte avanzano per progetti e lavori già eseguiti e mai pagati. Il rischio è che senza questi soldi le aziende possano fallire, lasciando centinaia di lavoratori senza impiego.
Il commissario Elisabetta Spitz continua a ripetere che dal governo dovrebbero arrivare oltre 500 milioni, ma i soldi non si vedono. E anche quelli che avevano sperato in un cambio di passo con l’arrivo del liquidatore Massimo Miani, dopo i ripetuti contrasti degli ultimi mesi con i commissari Anac, oggi sono perfettamente consapevoli che le casse sono vuote e che sarà difficile che possano essere rimpinguate a breve, considerato che con il cambio di governo se ne è andata anche Paola De Micheli, che era stata colei che aveva nominato Miani, il quale probabilmente adesso sta cercando di capire come muoversi.
Situazione difficile e intricata per la quale le imprese consorziate hanno chiesto appunto a Luigi Brugnaro di perorare la loro causa, sfondando una porta aperta, perché da mesi il sindaco polemizzava con il governo Conte, per il suo modus operandi in generale, ma soprattutto per aver creato un’Autorità per la Laguna, guidata da Roma. Oltretutto parrebbe che il Sindaco non veda di buon occhio neanche la Spitz, della quale ha criticato le decisioni degli ultimi sollevamenti del Mose, con cambi di orari, decisi all’ultimo momento, senza capire le difficoltà che si creano ai trasporti pubblici.
Durante l’incontro il sindaco Brugnaro ha pregato le ditte del Consorzio di continuare a garantire i sollevamenti della paratoie, che dall’inizio dell’ottobre scorso, anche a causa di un inverno insolitamente umido, sono già state sollevate venti volte, salvando la città dagli allagamenti.
Kostruttiva che fornisce qualche decina di tecnici per le squadre del Consorzio Venezia Nuova, proprio per i sollevamenti e che avanza circa cinque milioni di euro, avendo ricevuto solo un piccolo acconto, attraverso il suo presidente Devis Rizzo ha voluto mettere in chiaro che i conti devono essere pagati tutti e non solo la parte relativa alle paratoie.
Si spera pertanto che il nuovo Governo possa imprimere un cambiamento significativo, per sbloccare una situazione che si trascina ormai da troppo tempo.