È atteso tra poco il via libera definitivo per la scelta della persona che si occuperà di chiudere l’attività del Consorzio Venezia Nuova e di accompagnare il passaggio dei poteri e del personale (oltre 250 persone) verso la neonata Autorità per la Laguna (decreto agosto). In testa c’è il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Massimo Miani, che potrebbe avere un incarico impegnativo, considerata la storia del Consorzio, gli scandali giudiziari e le polemiche che lo hanno attraversato durante tutta la costruzione del Mose.
La scelta dei governo potrebbe ricadere proprio su Minai perché oltre a ricoprire incarichi nei collegi sindacali di diverse società anche quotate in Borsa, è una figura che abbina un profilo tecnico a uno più istituzionale, come presidente dei commercialisti italiani.
Inoltre alla scelta del commissario liquidatore del Consorzio seguirà anche la nomina del presidente dell’Autorità per la Laguna, incarico per il quale, ad oggi, il nome più quotato è quello di Elisabetta Spitz, ex direttrice del Demanio, ma soprattutto attuale commissario del Mose, e artefice dei sollevamenti che hanno protetto Venezia dall’acqua alta negli ultimi mesi.
Ma non dimentichiamoci che nell’ombra, e nemmeno tanto, muove i fili il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il democratico Andrea Martella, la cui azione però è sempre stata contrastata del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha accusato il governo di voler espropriare di poteri e competenze strategiche l’amministrazione comunale.
Ma anche per Brugnaro sarebbe difficile opporsi al nome della Spitz, la manager che ha fatto funzionare il Mose. Paiono invece fuori dai giochi per la guida dell’Autorità altri nomi che sono circolati in queste settimane, come quelli di Luigi D’Alpaos o Antonio Rusconi, tecnici apprezzati, ma le cui candidature non sono mai state prese in considerazione al ministero, così come quello del senatore dem, Luigi Zanda, esponente politico di lungo corso e nel lontano passato già presidente del Consorzio Venezia Nuova.