Alessandra Moretti, eurodeputata del PD spiega: “L’accelerazione del piano vaccinale, la definizione del piano per l’utilizzo del Recovery Fund, le riforme della pubblica amministrazione e della giustizia, l’attivazione di politiche di sostenibilità ambientale sono queste le priorità indicate da Mario Draghi, nelle sue brevi dichiarazioni dopo aver accettato l’incarico dal presidente Mattarella di formare un nuovo governo. È un programma ambizioso ed è quello che più serve al Nordest, tra le aree più dinamiche d’Europa – e aggiunge -. Mario Draghi ha le risorse e le competenze per affrontare la sfida epocale di portarci fuori dalla pandemia e di attivare una ripresa economica cruciale per ridare benessere, lavoro e prospettive di futuro al nostro paese. Ora serve uno scatto di orgoglio da parte delle forze politiche per assicurare al presidente del Consiglio incaricato una solida maggioranza, coesa ed europeista”.
Conte non ha proprio resistito, ha dovuto concludere il suo mandato a Palazzo Chigi in grande stile, con una conferenza stampa, come per le abdicazione dei grandi sovrani. Un tavolino in mezzo alla piazza, pieno zeppo di microfoni, e lui in piedi, attorniato da giornalisti e fotografi, mentre si commiata augurando buon lavoro a chi è stato chiamato dopo di lui.
Draghi, il presidente incaricato, che ieri ha dato il via alla consultazioni, oggi incontrerà dalle 11 Autonomie, Leu e Italia Viva. Nel pomeriggio tocca a Fdi, Pd e, a chiudere, Forza Italia. Domani toccherà alla Lega di Salvini e al Movimento 5 Stelle.
I dossier caldi sul tavolo di Draghi sono tanti: Recovery, campagna di vaccinazione, ristori, ma anche il capitolo pensioni, Alitalia e il debito italiano che continua paurosamente a crescere sull’onda dei ripetuti scostamenti di bilancio. E così le forze politiche, per accordare la fiducia ad un governo di “salvezza nazionale”, vogliono prima confrontarsi sui programmi e sulle proposte da sottoporre ad un possibile nuovo esecutivo.
Anche Giovanni Toti, del Centrodestra dice: “Il Governo Draghi per salvare e far ripartire l’Italia deve essere l’unione delle migliori forze sociali e politiche di questo Paese. Spero che il centrodestra unito non perda l’occasione di partecipare a questo progetto con le sue proposte e le sue sensibilità”. Ma nella coalizione non sono tutti d’accordo, perché se FI ha dato il suo pieno appoggio, la Lega pensa piuttosto ad una collaborazione vincolata ad alcuni precisi progetti (anche se Giorgetti sembra intenzionato a sostenere l’ex numero uno della BCE), mentre Meloni di FdI insiste nel voler andare alle urne.
Spaccato il M5S, con Beppe Grillo che ieri è arrivato a Roma per incontrare i vertici del Movimento e partecipare alle consultazioni. Anche Casaleggio è nella Capitale e per decidere la linea da seguire dice che: “L’unico modo per avere una coesione del Movimento 5 stelle sarà quello di chiedere agli iscritti”, utilizzando quindi il voto sulla piattaforma Rousseau, mentre Di Battista resta fermo sul no.
Prosegue intanto l’effetto Draghi sullo spread. Il differenziale tra il rendimento dei Btp e dei Bund tedeschi scende a 96,5 punti, ai minimi da gennaio 2016. Il tasso dei Buoni italiani è allo 0,526%. Già ieri, sulla scia dell’incarico di governo a Mario Draghi, lo spread era sceso a 99,9. In due giorni lo spread è calato di quasi 20 punti e, secondo gli esperti, con un governo Draghi nel pieno dei poteri e un Recovery Plan all’altezza, potrebbe diminuire fino a 70 punti base, avvicinandosi al livello dello spread spagnolo, che viaggia sotto quota 60. Una simile sforbiciata, secondo le stime degli analisti, equivarrebbe a un risparmio di circa 1,5 miliardi di euro l’anno.
Lucrezia Melissari
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