Continua l’occupazione del municipio di Borgo Valbelluna da parte dei lavoratori di Acc, ma persiste anche il silenzio assordante da parte del governo e così ieri si è svolta una piccola, ma importante manifestazione di solidarietà, di grande valore simbolico, tra la storica azienda di compressori ed Elettrolux, la multinazionale del bianco, alla quale ha voluto essere presente anche l’assessore regionale Elena Donazzan.
L’assessore ha ribadito ancora una volta che “Acc ha volumi, ha produzione, lavora su tripli turni e solo da poco ha sospeso gli straordinari”, come dire che non si capisce perché le banche non si decidano a concedere il prestito ponte richiesto dal commissario straordinario Maurizio Castro, considerato che Acc non può certo venire catalogata come “azienda-zombi”.
I lavoratori di Acc sono partiti da Mel per consegnare i loro compressori alla Elettrolux, di Susegana, dove hanno trovato a riceverli le Rsu dello stabilimento: un vero e proprio picchetto di solidarietà tra sindacati trevigiani e bellunesi.
Acc è ormai da tempo in crisi di liquidità, ma a fine marzo la cassa sarà veramente vuota e nonostante qualche iniziale apertura, le banche non hanno ancora concesso nulla perché non ci sarebbero garanzie sufficienti. Anche da parte del Mise, che in un primo tempo si era impegnato attraverso la sottosegretaria Alessandra Todde a sbrogliare la matassa, tutto tace, nonostante i ripetuti appelli di sindacati ed enti territoriali.
A questo punto si chiede l’intervento del neo Ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, affinchè possa essere convocato un tavolo di concertazione, per risolvere “un dossier particolarmente complesso”, come l’ha definito il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, che ha considerato un segnale negativo il mancato impegno delle banche.
Ormai è una vera corsa contro il tempo, “Il governo deve dire se Acc è una priorità: sì o no”, come ha affermato Stefano Bona di Fiom.