Poco prima di mezzanotte una motovedetta della Capitaneria ha soccorso un peschereccio con a bordo 352 persone, di varie nazionalità, a 9 miglia dalla costa. A ruota, un’altra motovedetta ha trasbordato, lasciando l’imbarcazione alla deriva, altri 87 uomini intercettati a 15 miglia. Alle 3:20 sono sbarcati 101 migranti, fra cui 10 donne e 3 bambini, soccorsi a 12 miglia. In contemporanea, sono arrivati altri 95 immigrati, fra cui 3 donne e 5 bambini. In 24 ore, a Lampedusa si sono registrati 20 sbarchi per un totale di 2.128 persone trasferite all’hotspot.
Una situazione drammatica, che si ripete ciclicamente ogni inizio estate. Con il covid poi tutto è più difficile, perchè oltre alla fotosegnalazione, si aggiunge la necessità di fare i tamponi e di accompagnare i positivi in navi quarantena attrezzate. “È necessario un incontro con il presidente Draghi, con milioni di italiani in difficoltà non possiamo pensare a migliaia di clandestini, già 12.000 sbarcati da inizio anno”, dice il leader della Lega Matteo Salvini, dopo il maxi sbarco a Lampedusa. Ancora più dura la Meloni, leader di Fdi, che propone un vero e proprio blocco navale.
Intanto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha sentito il premier Mario Draghi. Sul tavolo c’è la costituzione di una cabina di regia per affrontare il dossier insieme a tutti i ministri coinvolti: oltre all’Interno, la Difesa e gli Esteri. In modo da pianificare delle misure condivise in vista di un’estate che si annuncia complicata sul fronte dei flussi. Intorno al 20 maggio la titolare del Viminale sarà a Tunisi con il commissario europeo Ylva Johansson, per affrontare il tema con le autorità locali.
Quello che è certo è che in Libia, come in Tunisia, il controllo delle coste si sta dimostrando inefficace. Così come quello delle frontiere desertiche del Sud da dove passa il flusso proveniente dall’Africa centrale. Per quanto riguarda la Libia c’è inoltre da evidenziare la difficile situazione sul territorio, con il nuovo Governo di accordo nazionale del premier Abdel Hamid Dbeibah che cerca di acquistare autorità sulle milizie che si spartiscono il Paese in vista delle elezioni programmate a dicembre.
A tutto questo ci sono da aggiungere le tensioni legate all’incidente dei colpi di mitragliatore sparati da una motovedetta libica contro un peschereccio italiano. Una situazione complessa, dunque, che il Governo punta ad affrontare in modo sistematico, coinvolgendo diversi ministri.
L.M.