L’importante è porsi degli obiettivi e lo sa bene il sindaco di Venezia e capo politico del nuovo partito Coraggio Italia, Luigi Brugnaro. “Sei anni fa, quando venni eletto sindaco di Venezia, trovai un Comune con 800 milioni di debiti e una città in ginocchio. Nel frattempo ho ridotto il debito di 80 milioni, però ho scoperto che tutta l’Italia è così”.
Il sindaco della città lagunare parla con Repubblica di ‘Coraggio Italia’, spiegando che si rivolge a “un elettorato fluido che è in cerca di rappresentanza. E che chiede serietà, merito, competenza. “Per andare in auto occorre avere la patente, nulla per diventare ministro. Abbiamo vinto l’Europeo, ma abbiamo gli stadi più vecchi di tutti. Disponiamo di 8000 chilometri di costa e importiamo il 70% di pesce. Bisogna tornare a mettere i migliori nei posti giusti”.
“C’è un 40 % che è passato per molte delusioni dando fiducia prima a Berlusconi, poi a Renzi, quindi a Grillo – afferma il sindaco di Venezia auspicando la possibilità di ricevere il consenso del 20% dell’elettorato e sottolineando che con Draghi – è cambiato tutto. Ero abituato a Toninelli che sorvolava la Laguna in elicottero. Con Giovannini si è lavorato benissimo, e finalmente le navi non passeranno più per San Marco. Draghi deve restare. Dove non so. È troppo importante e, quanto a un bis di Mattarella, è difficile chiederlo a chi ha svolto un percorso così importante e gravoso, però sarei contento se l’ipotesi di un bis fosse percorribile”.
“Mio padre è comunista – racconta Brugnaro – Fu uno dei protagonisti delle lotte operaie nel 1968 a Marghera, nella Cisl, che era allora la vera sinistra. Mia madre è cattolicissima. Invece io sono di centrodestra. Sono cresciuto in periferia, e ho avuto la libertà di fare quel che ho fatto come imprenditore. L’ascensore sociale oggi si è inceppato. Va ripristinato. L’Autostrada del Sole l’hanno fatta in tre anni, della Tav si discute da venti. È possibile? Ho sempre lavorato tantissimo. Ho preso molte pedate prima di farcela, è salutare incappare nelle delusioni”.
Ma perché gli italiani di centrodestra dovrebbero votare per Coraggio Italia invece che per Salvini o Meloni? “Perché noi non cavalchiamo la paura – risponde -. Il partito unico non mi appassiona, fa perdere consenso. Noi ci rivolgiamo anche ai delusi dei Cinquestelle. La legge Zan? Va cambiata in poche parti – aggiunge – tipo quella che impone l’ora nelle scuole cattoliche. Una volta fatte le modifiche, andrà approvata. È sacrosanta. Quanto al green pass per i ristoranti, non so, nei ristoranti ci va tanta gente, comincerei da discoteche, aerei, treni”.