Con le ordinanze del ministro della Salute intanto passano in area rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono a Campania e Molise. Tutte le altre Regioni saranno arancioni per gli effetti del decreto, che annulla il giallo per tutta la sua durata. Resta in bilico la Basilica sulla quale è in corso una verifica dei dati da parte del ministero, mentre la Sardegna resta l’unica area bianca.
Il nuovo esecutivo ha varato la stretta in una giornata in cui i positivi hanno sfiorato i 27mila e le vittime sono state 380. A questo si aggiunge la preoccupazione per le varianti che hanno portato la curva a impennarsi. Intanto le regioni chiedono ristori immediati per le attività che sono, ancora una volta, costrette a chiudere.
In questo senso nel decreto sono stati inseriti anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% per chi abbia figli minori di 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti. Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell’ordine. Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito inoltre il diritto allo smartworking per i genitori.
Buone notizie invece per la proroga dei licenziamenti: “Il blocco dei licenziamenti per le imprese che hanno già degli ammortizzatori sociali durerà fino a giugno; per i lavoratori che invece non hanno alcuno strumento in questa fase sarà portato fino alla riforma degli ammortizzatori sociali, che in autunno dovrebbe essere pronta”, ha confermato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, parlando della misura che entrerà nel decreto Sostegno.