Da oggi, 7 aprile, tornano in classe moltissimi studenti: in zona rossa fino alla prima media mentre in zona arancione anche gli studenti della scuola superiore fino al 75% dove consentito. E proprio per quanto riguarda gli studenti delle superiori, che usufruiscono maggiormente dei mezzi di trasporto pubblico, ci si pone la domanda: è sicuro mandarli a scuola con autobus o metropolitana?
Molti denunciano che ormai sui mezzi pubblici il virus circoli liberamente. Infatti, il comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha realizzato, d’intesa con il ministero della Salute, una campagna di controlli a livello nazionale per verificare la corretta applicazione delle misure anti-covid sui mezzi di trasporto pubblico. La ricerca ha riguardato in totale 693 veicoli, tra autobus urbani ed extraurbani, metropolitane, scuolabus, collegamenti ferroviari locali e di navigazione, ma anche biglietterie, sale di attesa e stazioni metro.
Ebbene emerge che tra i tamponi di superficie raccolti, sono stati rilevati 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus, individuati in autobus, vagoni metro e ferroviari operanti su linee di trasporti pubblici di Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto. Vuol dire che i controlli sono pochi e non si disinfettano in modo adeguato i mezzi.
Il riscontro della presenza di materiale genetico del virus sulle superficie dei mezzi di trasporto, seppur non indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dello stesso, spiega l’Ansa, rileva con certezza il transito ed il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale. Questo vuol dire mettere a rischio di contagio gli studenti, che poi potrebbero portare a scuola il virus e infine a casa.
In veneto per evitare brutte sorprese, oltre all’organizzazione scolastica in capo all’Ufficio Scolastico Regionale, anche le aziende di trasporto hanno riprogrammato i loro servizi al fine di garantire il trasporto pubblico, anche per gli studenti, in modo adeguato ed in assoluta sicurezza.
Le attività di trasporto infatti devono fare in conti con le norme vigenti in materia di capacità massima dei mezzi, limitata al 50% dei posti normalmente utilizzati e pertanto sono stati attivate le corse aggiuntive ed integrato il supporto di personale a terra, in coerenza con quanto già pianificato nell’ambito dei tavoli di lavoro coordinati dai Prefetti.
Ecco in sintesi le forze aggiuntive messe in campo per ciascun bacino provinciale.
Provincia | n° mezzi aggiuntivi | n°operatori a terra | n° corse giornaliere aggiuntive |
Belluno | 18 | 18 | 48 |
Padova e Rovigo | 126 | 43 | 200 |
Treviso | 20 | 45 | 355 |
Venezia | 108 | 40 | 310 |
Verona | 85 | 70 | 350 |
Vicenza | 130 | 40 | 310 |
Totale | 487 | 256 | 1573 |