Le Regioni italiane sono al lavoro da settimane, con loro gruppi tecnici indicati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, per programmare le riaperture delle attività come stabilito dagli organi decisionali centrali.
In quest’ambito, la Regione Veneto ha il coordinamento di due gruppi tematici specifici: il primo è prettamente sanitario ha il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico individuati dal decreto del Ministro della salute 30 aprile 2020.
Il secondo gruppo di lavoro, particolarmente rilevante alla luce della grave crisi economica e delle tensioni sociali che si sono palesate, è stato costituito con riferimento alle Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative, per una valutazione sugli eventuali aggiornamenti e integrazioni delle suddette linee guida, anche al fine di formulare proposte al Governo sulla riapertura non appena la curva dei contagi renderà possibile programmare un allentamento delle misure attualmente in vigore.
Entrambe le linee di lavoro sono di supporto e confronto con le istituzioni centrali e consentiranno nel breve periodo l’emanazione di documenti per il monitoraggio e la valutazione del rischio oltre che per la riapertura in sicurezza delle attività che saranno in grado di garantire il rispetto delle prescrizioni previste per la prevenzione del contagio da Sars-Cov2. Il documento dovrà consentire a tutte le attività di prepararsi per tempo ed essere pronti prima della stagione estiva.
Un quadro all’interno del quale il Veneto, prima Regione turistica d’Italia per presenze e fatturato, e sede di prestigiose realtà culturali, come l’Arena di Verona, la Fenice di Venezia, il Teatro Stabile del Veneto, potrà dare un contributo particolarmente rilevante, anche sul fronte della vita e dell’economia che ruota attorno alla cultura. Attraverso il lavoro di questo gruppo interregionale sarà infatti possibile individuare modalità organizzative e regole, dando vita anche a specifici protocolli per riaprire al pubblico le grandi occasioni di spettacolo.