“I calcoli si faranno alla fine, ma fino ad ora i dati in nostro possesso ci portano ad affermare che le imprese artigiane costrette a sospendere l’attività sono tantissime e aumentano di giorno in giorno”, a dirlo è Samuel Scavazzin, segretario generale della Cisl Padova-Rovigo.
“Nelle ultime settimane – spiega Scavazzin – le aziende che si sono rivolte ai nostri sportelli per sospensioni con dicitura Covid-19 sono oltre 60 nella sola provincia di Rovigo. Tra queste, tantissimi negozi di parrucchieri, barbieri, estetisti o acconciatori, costretti alla chiusura dal decreto dell’11 marzo scorso. Ma sono numerosi anche gli artigiani degli altri settori che hanno scelto la sospensione per necessità o per garantire la tutela della salute dei loro dipendenti. Particolarmente colpite le aziende artigiane dei settori metalmeccanico, tessile e alimentare. Si sono rivolte ai nostri servizi anche numerose aziende nel settore della piccola cantieristica navale, che nella provincia di Rovigo è molto ben rappresentato”.
La salute dei cittadini deve avere la priorità, ma anche il lavoro deve essere tutelato: “Intendiamo mettere a disposizione dei lavoratori del comparto artigiano tutte le informazioni utili all’attivazione degli strumenti previsti dal protocollo sottoscritto sabato scorso dalle organizzazioni sindacali con il governo, come ammortizzatori sociali, il lavoro agile, una diversa organizzazione aziendale, una nuova gestione degli orari e gli altri strumenti concordati, fino a quando le misure per la salute e la sicurezza dei lavoratori non saranno superate”.