Ma anche qui le cose non sono così chiare, e a farlo notare è lo stesso Zaia che segnala: “I prezzi, in un caso, mostrano un rincaro di 4/5 volte e in un altro invece sono un po’ più bassi, di circa il 10%. Con due di questi contatti c’è la disponibilità immediata. Le paventate possibilità, da verificare, riguardano vaccini autorizzati”.
“Le offerte ci sono – dice il presidente veneto che aggiunge -. Purtroppo, è innegabile, ci sono offerte di vaccini sul mercato. Avevo capito che l’Europa aveva fatto un contratto chiave, ad ombrello, evitando che ci fossero, giustamente, territori di serie A e di serie B. Però adesso viene fuori, lo stiamo verificando, che ci sono oggettivamente sul mercato (se tutto verrà confermato) disponibilità di dosi”.
“Dobbiamo avere in Veneto un turismo Covid free. Ne ho parlato con il presidente di Confturismo Veneto Marco Michielli. E più in generale dobbiamo avere un Veneto con le imprese Covid free. Per fare questo stiamo cercando la materia prima cioè il vaccino”. In questo senso il presidente della regione ha coinvolto anche Enrico Carraro di Confindustria.
Appurando quindi che c’è la disponibilità di dosi e la possibilità di stringere contratti, Zaia commenta: “A che titolo si dice di no a un’offerta mettendo a repentaglio la salute di molti cittadini? È una partita molto delicata, ma noi non possiamo avere la responsabilità di dire no se realmente ce li possono dare. Stiamo verificando tutto perché non resti nulla di inevaso”.