Sono 15.853 in Provincia di Treviso le imprese in rosa attualmente attive, parliamo di quelle attività che hanno a capo una imprenditrice o, nel caso di società, la partecipazione di donne è maggiore al 50%. Tra i settori principali in cui le donne sono protagoniste troviamo l’agricoltura (22,2%), il commercio (20,4%) e i servizi alle imprese (19,5%).
Analizzando le dinamiche del mercato negli ultimi 5 anni (giugno 2015-2020) emerge che oltre ai tradizionali campi in cui l’impresa al femminile ha maggiore incidenza sul totale – come parrucchiere, centri estetici e benessere, lavanderie, moda, commercio al dettaglio, ristorazione e servizi di istruzione – ci sono nuovi settori dove il numero delle imprese al femminile è in crescita; si tratta dei servizi di cura per animali e dei servizi di tatuaggio e piercing.
E nel trevigiano è in crescita l’imprenditoria femminile legata al terziario avanzato: nei cinque anni la variazione è stata del 22%, per un incremento in valori assoluti di 113 imprese, di cui 76 nelle attività di consulenza gestionale, seguite dagli studi legali e di commercialisti. Ma non vanno trascurate nemmeno le imprese femminili che operano nel design, 108 in provincia di Treviso, e nell’attività di consulenza tecnica e per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre crescono le imprese femminili operanti nell’ICT (tecnologie d’informazione).
“I numeri sull’imprenditoria femminile confermano l’elevata incidenza nei servizi alla persona. Ma, è un piacere poter dire che si stanno affermando imprese femminili nella consulenza organizzativa, nella consulenza tecnica, nel design – dice Mario Pozza, presidente di Confcommercio Treviso-Belluno -. Trovo che sia un bel segnale che dà il nostro territorio, considerato quanto ancora persista il divario di genere nel mondo del lavoro, nel nostro Paese”.