Il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, dopo mesi di silenzio, è tornato a parlare di Palazzo Thiene e del suo futuro.
Sede storica della ex BpVi, in Contra’ Porti, nel cuore della città, ora patrimonio del fondo americano, Bain Capital Credit, l’edificio cinquecentesco avrebbe destato l’interesse di diversi imprenditori.
I riflettori si sono riaccesi sullo splendido palazzo in concomitanza con l’annuncio di vendita all’asta di alcuni dipinti dell’Ottocento e di parte di una collezione d’arte veneta, che ne facevano parte e che saranno battuti il prossimo 29 settembre, dalla casa d’aste Pandolfini di Firenze.
Quello che non è andato giù al Sindaco e a molti Vicentini, è stato il fatto che queste opere siano state considerate dalla Soprintendenza alle Belle arti come “minori”, quindi non soggette al vincolo pertinenziale, che lega in maniera indissolubile, le opere al palazzo.
Fortunatamente, nonostante l’immobile sia passato di mano, rimane vincolato. Sono allo studio delle soluzioni per aprirlo al pubblico e per dare la possibilità alla cittadinanza di visitarlo con tutte le opere che contiene. È dal 2017 infatti che Vicenza chiede a gran voce la restituzione dell’edificio al pubblico, sotto forma di museo. Il periodo di lockdown, con la sua emergenza sanitaria, ha purtroppo congelato anche tutto quello che era stato avviato in tal senso, ma ora bisogna ripartire.