“All’interno di questo decreto ci sono ulteriori strumenti che possono aiutare i lavoratori ma avrebbero un senso diverso senza l’accordo con le parti sociali, che considero un grandissimo risultato”, spiega il ministro del Lavoro Andrea Orlando al termine del Cdm che ha approvato il dl ponte sul blocco dei licenziamenti.
“Mi auguro che quello di ieri sia anche il presupposto per la ripresa di un metodo per affrontare le fide del Paese. Il dialogo sociale è una pratica molto importante e utile“, conclude il ministro.
Nel testo del provvedimento “recante misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese”, composto di sette articoli, anche la semplificazione e rifinanziamento (600 milioni) della misura nuova Sabatini per l’acquisto di beni strumentali delle Pmi e il contenimento degli adeguamenti tariffari per il settore elettrico.
Via libera del Cdm anche all’estensione per altri due mesi, fino al 31 agosto, del blocco dell’invio delle cartelle esattoriali. Infine, nella bozza sono contenute anche le norme per la sospensione del programma Cashback e quelle per prorogare il blocco dei licenziamenti nel settore tessile, ma anche norme su Alitalia e per differire il pagamento delle cartelle.
“Il Cashback – ha affermato il premier Draghi – ha un carattere regressivo ed è destinato ad indirizzare le risorse verso le categorie e le aree del Paese in condizioni economiche migliori”.
La maggiore concentrazione dei mezzi alternativi al contante si registra tra gli abitanti del Nord e, più in generale delle grandi città, con un capofamiglia di età inferiore a 65 anni, un reddito medio-alto e una condizione diversa da quella di operaio o disoccupato. Anche se non esistono a tuttoggi dati specifici a riguardo, è presumibile che siano queste categorie a trarre i maggiori benefici dal cashback e dai bonus e superbonus collegati.