De’ Longhi distribuirà 11 milioni di bonus a tutti i suoi dipendenti, perché come ha voluto evidenziare Massimo Garavaglia, amministratore delegato del Gruppo, “l’azienda è profondamente grata per il grande sforzo e per la passione dimostrati dalle nostre persone e perché è grazie al contributo di ciascuno che l’azienda ha potuto continuare ad offrire prodotti capaci di incontrare le esigenze dei consumatori”.
Il bonus straordinario andrà anche ai lavoratori con contratto di somministrazione e ai nuovi assunti, naturalmente in proporzione ai mesi di lavoro svolti. Così quest’anno, con la tredicesima, arriveranno in busta paga fino a 1500 euro lordi, che sommati al premio di risultato, di 1700 euro, per i dipendenti italiani, fanno un bel regalo di Natale.
È stato il presidente Giuseppe De’ Longhi a decidere la gratifica straordinaria, poi approvata anche dal consiglio di amministrazione, per ricompensare “la dedizione che ha consentito di raggiungere risultati senza precedenti, in un anno estremamente complesso”, come si legge in una lettera fatta pervenire alle maestranze.
Ed in effetti, per il colosso trevigiano del piccolo elettrodomestico, questo terribile 2020 si è rivelato straordinariamente performante, proprio per effetto del virus che, soprattutto durante il primo lungo lockdown, della primavera scorsa, costringendo molte persone tra le quattro mura domestiche, ha fatto riscoprire il piacere di preparare in casa, pane, dolci e pasta fresca, con un conseguente aumento degli acquisti di elettrodomestici che, nei primi nove mesi dell’anno, ha fatto registrare una crescita delle vendite del 13%, rispetto al 2019.
Pertanto, nel quartier generale di Treviso, si spera di poter chiudere l’anno, con ricavi in incremento tra l’8% e il 9%, rispetto all’esercizio precedente. Oltretutto, nei sei mesi successivi all’inizio della pandemia, il titolo De’ Longhi, quotato in borsa, salendo del 102%, ha praticamente raddoppiato la capitalizzazione, raggiungendo un valore attorno ai 4,6 miliardi.