Ieri con il via libera del Senato al decreto Trasporti è stato compiuto un primo passo per vietare l’accesso in Laguna alle grandi navi. Il testo, che passerà ora all’esame della Camera, stabilisce che l’approdo delle Grandi Navi alla Serenissima sarà possibile solo fuori dalle acque protette della Laguna. Partono quindi i sessanta giorni di tempo per l’autorità portuale del mare Adriatico settentrionale per bandire «un concorso di idee» per proposte di fattibilità tecnica ed economica per realizzare questi punti di attracco.
Resta però un problema: almeno per ora, non vengono infatti specificati i tempi di realizzazione. lo ha spiegato il senatore Gregorio De Falco in Aula: “Non abbiamo certezza che tra cento anni le navi non siano ancora lì”, ma il suo emendamento, che invitava ad “esaminare almeno i progetti esistenti senza buttare tutto il lavoro già fatto”, è stato bocciato.
Il cosiddetto decreto Grandi navi, che contiene tra le altre cose anche delle norme per l’organizzazione dei servizi di collegamento marittimo con le isole, è passato con il sostegno di tutti i gruppi, fatta eccezione per Fratelli d’Italia che ha optato per “un’astensione responsabile”, in attesa di maggiori informazioni.
L’accordo raggiunto a Palazzo Madama si è avuto nonostante già ieri in commissione Trasporti tutti gli emendamenti siano stati respinti. Sulla possibilità di apportare eventuali migliorie il relatore, Mauro Coltorti (M5s), e il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Teresa Bellanova, hanno assicurato che le proposte respinte per estraneità di materia saranno riprese in altri provvedimenti come il dl in discussione in Consiglio dei ministri.
” Venezia senza un porto non si può neppure immaginare”, ha detto Andrea Ferrazzi del Pd che ha invitato a “gestire la transizione, le navi non possono continuare, come purtroppo fanno, a passare per il bacino di San Marco”. Per la Lega il decreto “è solo un inizio di percorso – ha spiegato Maurizio Campari -. Sulla fiducia, abbiamo accettato di ritirare alcuni emendamenti”. Invece i senatori di Fdi hanno detto che, “non servono concorso e iniziative pubblicitarie è sufficiente spostare il traffico crocieristico al Porto di Marghera”.