“Destinazione Verona” è una campagna di promozione della città e dei suoi dintorni, lanciata dalla Camera di Commercio, per comunicare sia in Italia che all’Estero, tutto quello che offrono la città e la sua provincia, con il Lago di Garda, la Lessinia, la Valpolicella, la zona di Soave e l’Est-veronese e la pianura dei Dogi.
“Abbiamo riscontrato un grande interesse sia da parte dei media italiani che da quelli tedeschi, in modo particolare della Baviera e della zona di Stoccarda”, ha commentato soddisfatto il Presidente Giuseppe Riello, “la campagna ha stimolato positivamente i flussi turistici italiani, di prossimità, ma anche quelli stranieri, dalla metà di luglio fino alla fine di settembre”.
“Risultati che si sono ottenuti grazie ad una collaborazione sul territorio con i principali stakeholder delle sei destinazioni, con i quali lavoreremo insieme anche in futuro per sviluppare un sistema turistico unico veronese”.
L’assessore al turismo del comune di Verona, Francesca Toffali, ha sottolineato che, “occorre mettere in piedi una squadra per affrontare le nuove sfide che la crisi del turismo ci ha posto. Il 2020 va visto come una pausa riflessiva per cambiare l’offerta turistica”.
E in questa direzione sta andando anche tutto il progetto di riorganizzazione dell’offerta alberghiera della città, che oltre all’ormai celebre hotel cinque stelle extra lusso della catena Marriott, previsto all’interno del Quadrilatero, vedrà una miriade di altre proposte.
Nell’ex sede della Manifattura Tabacchi, quindi accanto alla Fiera, è previsto un albergo a quattro piani. Poco lontano, tra la stessa Manifattura Tabacchi e la Stazione di Porta Nuova, sono stati progettati un albergo e due ostelli per la gioventù, per un totale di 360 posti letto. Un altro ostello della gioventù potrebbe venire ospitato nel Palazzo Fedrigoni.
Più in centro, non lontano da Piazza Erbe, è in programma un albergo all’interno di Palazzo Bottagisio, di fronte alla Chiesa di San Fermo. Un altro insediamento alberghiero sarebbe stato previsto anche nell’area ex-Tiberghien, anche se ultimamente non se ne sente parlare molto.
Molte ipotesi interessanti per un tema essenziale dell’economia cittadina, anche in considerazione del fatto che l’agenzia Cushman and Wakefield , che ha presentato l’arrivo della catena Marriott, in città, ha fatto sapere che uno studio, pre-covid, sul settore aveva evidenziato per Verona una crescita della clientela alberghiera tra il 3% e il 4% annuo, che secondo l’agenzia sarebbe comunque valido anche per il periodo post-covid.