Al 31 dicembre 2019 le persone con disabilità occupate in Veneto risultano complessivamente oltre 35.500, un dato sostanzialmente in linea con quello dell’anno precedente. L’82% delle aziende soggette agli obblighi di assunzione risulta in regola con la normativa in materia di collocamento mirato e su un totale di circa 43.500 posti di lavoro “riservati”, solo 7.700 risultano scoperti.
A delineare il quadro dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità in Veneto è l’annuale report dell’Osservatorio di Veneto Lavoro, che conferma il carattere strutturale dell’occupazione per questa categoria di lavoratori e un andamento simile a quello dell’anno precedente.
Nel dettaglio, i disabili occupati in Veneto sono 35.552, di cui 7.263 in provincia di Padova (20%), 7.003 in quella di Vicenza (20%), 6.574 a Verona (18%), 6.301 a Treviso (18%), 5.428 a Venezia (15%), 1.731 a Belluno (5%) e 1.252 a Rovigo (4%). Si tratta prevalentemente di uomini (58%) in età avanzata (62% con più di 50 anni) e con una percentuale di disabilità inferiore al 66%. Risultano in larghissima parte assunti con contratto a tempo indeterminato (84%), con qualifica di impiegato (30%) e nel settore dei servizi (52%). Il 79% è occupato nel settore privato, solo uno su cinque in quello pubblico.
Ai sensi della normativa vigente tutti i datori di lavoro con almeno 15 dipendenti sono obbligati ad assumere un numero di disabili (quota di riserva) in funzione della dimensione d’impresa. Sono tuttavia previste condizioni di esonero o sospensioni, ad esempio per le imprese in crisi, e compensazioni territoriali per imprese multilocalizzate. La gestione dell’obbligo, inoltre, può avvenire mediante la stipula di apposite convenzioni o affidando commesse di lavoro alle cooperative sociali di tipo B (composte per almeno il 30% da lavoratori in condizioni di svantaggio).
“Nel corso dell’ultimo anno, in periodo di Covid-19 – spiega l’assessore veneto al lavoro Elena Donazzan –, i nostri Centri per l’impiego hanno garantito la continuità del servizio in materia di collocamento mirato, anche attraverso la realizzazione di specifici webinar rivolti alle aziende su obblighi previsti dalla normativa, strumenti disponibili, servizi offerti dai CPI e incentivi alle assunzioni. Le aziende venete dimostrano un grande senso etico. Non si tratta, infatti, del mero rispetto di una normativa: si tratta di comprendere e dare risposta alle esigenze di imprese e persone”.