Non tutte le storie hanno un lieto fine. Disney infatti è pronta a chiudere i suoi negozi in Italia, in Veneto sono a rischio trenta lavoratori; tre gli store coinvolti in regione a Padova, Venezia e Verona. C’è incredulità e sconcerto da parte dei dipendenti che hanno raccontato ai propri delegati sindacali di non essere mai stati informati prima dall’azienda di una potenziale chiusura.
In tutta Italia sono 233 gli addetti che rischiano il posto di lavoro dopo la chiusura dei 15 negozi. Il bilancio per quanto riguarda il Veneto è ancora provvisorio, perché come spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil la notizia è stata talmente improvvisa che solo in queste ore si sta capendo chi sarà colpito.
Sarebbero una dozzina di dipendenti a Verona, per quanto riguarda Padova e Venezia la Filcams regionale spiega: “Tra il negozio di Venezia e il corner della Coin in Padova, dove c’era già stato un taglio, sono una decina di persone coinvolte. Nello specifico a Padova ci risultano tre dipendenti, ma sono calcoli ancora non ufficiali. Diciamo che si tratta della seconda ondata di tagli dopo una precedente operazione che aveva già portato a ridurre la forza lavoro”.
Una decisione calata dall’alto che i lavoratori non riescono a giustificare, dato che, nonostante la pandemia, i negozi hanno retto bene il colpo. Duro il commento di Gennaro Strazzullo, segretario nazionale della Uiltucs: “Abbiamo già convocato un’assemblea nazionale per il 25 maggio perché l’azienda americana ha già messo in liquidazione la società dal 19 maggio. Chiederemo l’attivazione di un tavolo al Mise anche perché questa è una di quelle realtà che durante la pandemia ha assorbito risorse pubbliche con l’attivazione degli ammortizzatori in deroga, che dovevano servire per tenere aperte le imprese. Adesso invece che si riparte loro si disimpegnano dal nostro Paese”.
A quanto pare, nei piani della Disney ci sarebbe l’intenzione di puntare sulle vendite online, una scelta che crea allarme perché potrebbe fungere da apripista per tante altre catene internazionali che hanno intenzione di dismettere i negozi e gli store fisici.