Tempo fa il comune di Treviso aveva lanciato un bando per riaprire i negozi sfitti della città e ripopolare le strade del centro, con nuove attività. Erano stati messi a disposizione 114mila euro, come contributi a fondo perduto, per avviare un negozio o un’agenzia.
E così sono stati resi noti i nomi dei dodici vincitori, che con coraggio e lungimiranza, prerequisiti fondamentali di ogni imprenditore, hanno deciso di sfidare covid e crisi per lanciarsi verso una nuova prova, con lo sguardo rivolto al futuro, certi del fatto che, prima o poi, anche quest’emergenza finirà.
Tra questi, Ngt Est, portale che organizza la promozione e la vendita dei prodotti di agricoltori e agriturismi; Tpt Aps, agenzia di marketing ed eventi; un centro di assistenza sanitaria a Fra’ Giocondo, con servizi anche a domicilio e poi ancora un panificio tradizionale; abiti da sposa; oggettistica per la casa, un centro per l’udito; fotografia; libri per bambini e design. Torna in centro anche il noto antiquario Enrico Zanon.
L’amministrazione ha già fatto sapere che d’ora in poi, questi fondi diventeranno strutturali, da rinnovare di anno in anno, per il rilancio della città. L’organizzazione del progetto per il commercio cittadino è stato affidato a Michele Bianco, manager di Urbecom. E ogni “vincitore” sarà seguito negli anni a venire attraverso formazione, consulenza e assistenza fiscale.
Il vice sindaco Andrea De Checchi ha voluto sottolineare che, “pur consapevoli della drammaticità della congiuntura attuale, vogliamo dare un segnale forte di speranza e di positività, per far sentire la nostra vicinanza all’impresa. Abbiamo avuto più domande dell’ultimo bando, con una grande varietà di proposte. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da continue chiusure, è importante far vedere che ci sono anche serrande che si alzano. Noi crediamo in un futuro ricco di opportunità e di ulteriori nuove aperture”.
L’amministrazione si è anche rivolta alla cittadinanza con un appello per il prossimo Natale, a comprare e sostenere il commercio trevigiano.