Le fonti di informazioni russe, già da diverse settimane annunciavano che era in dirittura d’arrivo il primo vaccino russo efficace contro il Covid19.
E ieri, a solo due giorni dall’annuncio da parte del colosso americano, Pfizer, di essere in prossimità di lanciare sul mercato un vaccino efficace contro il corona virus, arriva la risposta da parte di Mosca: anche la Russia ha il suo vaccino. Messo a punto dal Gamaleya Research Institute of Epidemiology and Microbiology – con sede a Mosca e controllato dallo Stato – ha un’efficacia del 92% (su 100 persone infettate ne cura 92) ed è già a buon punto della fase 3, quella definitiva.
Si chiama “Sputnik V”; e già il nome indica che Mosca non vuole assolutamente lasciare l’esclusiva a Washington in una materia così delicata ed importante per il mondo intero. Sputnik era infatti il nome del primo satellite spaziale mai inviato in cielo dall’uomo, nel 1957; facendo allora vincere i russi nella prima tappa della “corsa allo spazio” che partiva in quegli anni e vedeva affrontarsi, seppur pacificamente, Russia e Stati Uniti.
Partecipare alla corsa al vaccino oggi è fondamentale per Mosca; le sue rinnovate aspirazioni di superpotenza devono fondarsi non solo sulla (ri)crescente forza militare, ma anche sul progresso in campo scientifico, come componente essenziale del soft power. E in tal senso, quale miglior strumento di quello utile a risolvere un grave problema sanitario di ordine mondiale, come un vaccino contro il Covid19?
Mosca vuole quindi fare la sua parte per aiutare a superare questa grave crisi globale; anche perché in questa particolare corsa non c’è una sola medaglia d’oro in palio. E data la grandezza della torta, è ragionevole credere che ci sarà spazio per tutti, o almeno per i primi arrivati. Infatti, l’enorme domanda che ci sarà per il vaccino e la necessità di renderlo disponibile il prima possibile per porre fine all’emergenza, rende fondamentale la partecipazione di più aziende e quindi l’individuazione anche di più vaccini che possano soddisfare le imponenti richieste che stanno già giungendo da tutto il mondo. E che presto saranno miliardi.
Anche in quest’ottica, Mosca sta subito facendo sviluppare diverse varianti dello Sputnik V in diverse zone del globo dove intrattiene privilegiati rapporti commerciali: Venezuela, Emirati Arabi Uniti, India, Bielorussia. Mercati che, messi assieme a quello russo, valgono quasi due miliardi di persone.
Federico Kapnist