Tra le tante novità sul fronte delle riaperture annunciate dal premier Mario Draghi, una delle più attese è la ritrovata libertà di spostamento tra le regioni. A questo proposito in arrivo ci sarebbe un pass che permetterà di spostarsi in una regione arancione o rossa. Pass che sarà preludio a quello europeo che dovrebbe diventare realtà dall’estate per consentire gli spostamenti tra i vari Paesi Ue.
Faccamo il punto per chiarezza: viene ripristinata la libertà di spostarsi tra le regioni gialle senza alcuna limitazione, mentre per muoversi tra regioni che si trovano in fascia diversa (per esempio da zona gialla a zona rossa o da zona arancione a zona rossa) – qualora non ci siano i comprovati motivi di lavoro, salute o necessità o altre deroghe che già consentono di muoversi – bisognerà essere in possesso del pass che deve accertare l’esistenza di una di queste tre condizioni: essere stati vaccinati con la seconda dose, oppure aver fatto un tampone (antigenico o molecolare) con esito negativo nelle 48 ore precedenti, oppure avere un certificato che attesti l’avvenuta guarigione dal Covid nei sei mesi precedenti.
Come sarà il pass
Si attendono le decisioni del Cts per studiare la realizzazione concreta di questo pass. Al momento pare sarà cartaceo. Per la vaccinazione basterà presentare il certificato che viene anche inserito nel nostro fascicolo sanitario elettronico. Per quanto riguarda il tampone dovrebbe bastare il referto con il risultato negativo. Infine per la guarigione, almeno in una prima fase, dovrebbe servire un certificato medico. Allo studio ci sarebbe anche la digitalizzazione del pass, ma richiederebbe tempi troppo lunghi e quindi adesso è stata messa da parte.
Il pass sta creando molto tensioni all’interno della maggioranza e non solo. Per Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, ed ex presidente della Conferenza delle Regioni: “Per quanto riguarda il pass io lo condivido”, ha detto alla trasmissione Mattino 5. Ci sono due elementi, precisa, “un pass per spostarsi fra regioni” e poi “un passaporto vaccinale che permetta di poter far entrare le persone in determinati luoghi, ora inaccessibili ai più, dove, se uno è già protetto, non rischia né di contagiare se stesso né di contagiare gli altri”, in modo tale da far “ripartire le attività”.
“Poi – prosegue Bonaccini – c’è la ‘green pass’ proposta dall’Unione europea da giugno che mi auguro venga introdotta. Permetterebbe anche di prendere voli aerei, spostarsi tra Paesi dell’Ue, nel momento in cui dimostri che sei, ovviamente, protetto perché vaccinato”. “Io mi auguro che succeda – conclude -. Ci sarebbero molti effetti benefici anche per il turismo”.
Critico il presidente della Liguria, Giovanni Toti, che del pass vaccinale per muoversi tra le regioni dice “teniamo presente che non tutti i cittadini potranno avere il vaccino nelle prossime settimane, e non per loro scelta. Quindi, per elementare giustizia e anche per necessità, una persona deve potersi spostare per lavoro, studio e tutte le altre motivazioni già previste. Altrimenti fino a luglio almeno potranno muoversi solo le persone con più di 60 anni, mentre tutti gli altri dovranno aspettare il proprio turno del vaccino, paralizzando il Paese. Spero che su tutto questo il Governo voglia confrontarsi con le Regioni prima di prendere provvedimenti. E aggiustare queste incongruenze che rischiano di vanificare le misure che si prenderanno”.