Per la montagna e la sua economia, il 2020 è stato un anno difficile e lo sa bene il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, che sulle pagine del Corriere del Veneto, fa il punto della situazione e spiega quali saranno gli obiettivi per il suo ultimo anno a Palazzo Rosso (dato che alle elezioni del 2022 non potrà più ricandidarsi).
Su chi potrebbe essere il prossimo inquilino negli uffici del palazzo il sindaco non si sbilancia ma spiega che: “Non ci sono ancora nomi sul tavolo, ma ci sono almeno una quindicina di persone, tra quelle che hanno lavorato al mio fianco, che hanno le capacità e l’esperienza necessaria per poter guidare un capoluogo importante come Belluno”.
Parlando di quello che è stato fatto il sindaco non nasconde le difficoltà: il 2019 è stato l’anno della ricostruzione post-Vaia, il 2013 l’anno della crisi economica dei comuni e adesso il Covid che complica tutto, ma gli sforzi per mettersi al fianco dei cittadini non sono mancati.
“Io sono ottimista per il 2021, ma anche preoccupato. Di certo la situazione sanitaria migliorerà, ma per i Comuni verranno tempi durissimi. Ci saranno minori entrate per le amministrazioni civiche da investire nel rilancio, ma i cittadini vorranno tornare alla normalità quanto prima e non tutte le aspettative potranno essere corrisposte”.
Sarà anche un anno importante per portare a termine tanti lavori che avevano fatto parte del programma elettorale del sindaco: le nuove Gabelli, il parco di Lambioi, Palazzo Crepadona, il piazzale della stazione, e non da ultimo il nuovo ponte sul Piave.
“Con la sola rigenerazione urbana abbiamo messo in piedi 40 milioni di euro di investimenti in una città di 35 mila abitanti. Completare questo piano, avviare la Cucciolo-Marisiga e il nuovo ponte, riaprire l’Auditorium, più altri interventi minori ma non meno importanti, dimostrerà la coerenza tra le scelte programmatiche e i risultati”.