Che fine farà l’Ecobonus nel 2025? Ecco tutte le novità che lo riguardano, e i cambiamenti in arrivo con il nuovo anno.
Siamo in periodo di manovra di bilancio, il momento in cui, ossia, si decidono le sorti delle entrate e delle uscite del Paese per l’anno a venire. Si tratta di un periodo molto particolare, e come ogni anno, anche quest’anno ci si chiede che fine faranno i bonus attuali, come l’Ecobonus. Ecco cosa si sa finora.
Ogni anno in questo periodo si inizia a fare un gran chiacchiericcio sulla manovra di Bilancio, ossia sulle decisioni che prenderà il governo per quanto riguarda l’economia italiana. In poche parole, in questi giorni i nostri politici stanno decidendo le voci di spesa e le fonti di entrata italiane per il 2025, e dalla loro discussione nascerà la Legge di Bilancio 2025. Attualmente non c’è ancora nulla di definito, ma il disegno di legge di Bilancio è già stato annunciato nei giorni scorsi in una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato sia il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che il suo Viceministro Maurizio Leo.
I due hanno illustrato a grandi linee cosa contiene il disegno di legge, indicando anche quali bonus saranno confermati per il nuovo anno e quali no. Nelle loro parole però, c’è un grande assente: l’Ecobonus. Questa misura ha fatto il suo ingresso in Italia nel 2007, e sappiamo già che non verrà cancellato, soprattutto in ottica di rispettare la Direttiva Case Green dell’UE. Ma che ne sarà di lui? Ecco tutto quello che sappiamo finora.
Nel 2025 l’Ecobonus, a meno che non ci siano indicazioni contrastanti nella Legge di Bilancio, calerà la percentuale di detrazione fiscale al 36%. Considerando le nuove direttive europee in tema di sostenibilità degli edifici immobiliari, il nuovo Ecobonus avrà una durata, stando alle stime, almeno di 10 anni, ma cambierà veste. Infatti, si abbandoneranno definitivamente sia lo sconto in fattura che la cessione del credito, e si andrà sempre di più nella direzione dei mutui green. Per quanto riguarda il massimale, questo scenderà a 48.000 euro. Inoltre, si parla di stop del bonus per gli immobili di lusso.
L’Ecobonus rappresenta una possibile soluzione alla problematica di rimanere nei termini dell’ultima scadenza dell’Unione Europea, che prevede il taglio dei consumi dal 20 al 22% entro il 2035, ma per realizzare una misura di questo tipo servono ingenti capitali da investire. Per arrivare all’obiettivo, il governo parla di interrompere le agevolazioni per gli interventi singoli, favorendo gli interventi di grandi dimensioni. Insomma, di argomenti sul tavolo delle contrattazioni ce ne sono parecchi, e probabilmente il silenzio del governo sull’Ecobonus è semplice precauzione. Non resta che aspettare la Legge di Bilancio per vedere che forma avrà l’incentivo nel 2025.
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