Il sindaco Federico Sboarina e l’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala sono intervenuti ieri pomeriggio, in videoconferenza, alla presentazione dello studio “Verona 2040. Scenari strategici per lo sviluppo di Verona e del suo territorio”. La ricerca, promossa da Confindustria Verona e Ance Verona e realizzata da Cresme, offre una rappresentazione puntuale del territorio della nostra provincia e della sua futura evoluzione demografica, a cui sono collegati diversi scenari economici e sociali della Verona di domani.
Le grandi direttrici di trasformazione tracciate per il Paese e per l’Europa sono incluse nel progetto Next Generation: sostenibilità, innovazione, infrastrutture per la mobilità, istruzione e formazione, equilibri sociali e salute. È proprio su questi pilastri che anche il territorio veronese è stato messo in relazione al contesto di sviluppo internazionale. Lo studio infatti analizza il territorio lungo le dimensioni fondamentali: dalla capacità demografica alla posizione geografica; dal sistema produttivo alle dotazioni infrastrutturali; dalle vocazioni naturali alle affinità con altri territori; dalla qualità della vita alla questione ambientale. Insomma, un’analisi a tutto tondo che ha svelato luci ed ombre non scontate.
Ne è emersa una fotografia inedita che per certi versi già da sola traccia una proiezione verso il futuro. Una fotografia che aiuta a prendere coscienza di quanto si possa e si debba fare per traghettare il territorio verso un nuovo futuro, con realismo e responsabilità.
“Un’indagine accurata che offre molti spunti interessanti per progettare la Verona del futuro – ha precisato il sindaco –. Ringrazio Confindustria Verona e Ance per averci offerto questo importante punto di partenza su cui continueremo a lavorare. Il futuro del nostro territorio è una partita che si vince insieme con l’impegno di tutte le istituzioni. Il lavoro portato avanti per fronteggiare la pandemia ha dimostrato che la squadra c’è e la volontà di vincere la sfida della competitività anch”.
“La nostra città si trova ad uno snodo storico importante – ha continuato Sboarina – dobbiamo adesso avviare una nuova rinascita come quella che fu fatta dai nostri padri negli anni ’50 e ’60. Mi riferisco alla rigenerazione del territorio e al rafforzamento dei suoi asset più importanti, come la Fiera, l’Aeroporto o la Fondazione Arena”.
In questo senso il sindaco ha precisato che “Ambiente e rinascita urbana sono priorità su cui stiamo lavorando e che trovano concretezza attraverso la stesura della Variante 29, il progetto del Central Park, di cui scadono oggi i termini del bando effettuato da Fs per la selezione degli operatori economici, ed il piano allargato per la mobilità sostenibile che punta, oltre alla risoluzione di molte della attuali criticità viabilistiche cittadine, alla generazione di una mobilità dolce, con piste ciclabili quale evoluzione naturale e moderna per migliorare l’ambiente”.
“Sul fronte della politica industriale ricordo il raggiungimento, durante questo anno di pandemia, della fusione per incorporazione delle società AIM-AGSM, che ha dato vita alla nuova società AGSM AIM S.p.A. Una svolta epocale per le città di Verona e Vicenza, che con questa operazione sono diventate più forti e competitive nel mercato dell’energia. Anche se molto è stato avviato, ancora non ci basta. Tante sono le sfide che ci attendono e sui cui è necessario portare avanti un lavoro di squadra forte e coeso”, ha concluso il sindaco.
“Nonostante la crisi sanitaria e economica – ha detto l’assessore Segala -, sono state davvero tante le manifestazioni di interesse arrivate per la Variante 29. Non ci aspettavamo una partecipazione così importante per lo strumento urbanistico che garantirà la riqualificazione delle aree dismesse, uno strumento rapido che porteremo in Consiglio comunale già entro l’estate e che permetterà gli investimenti. In parallelo stiamo predisponendo il Paesc, che è il Piano per lo sviluppo sostenibile e che va nella direzione della nostra attenzione all’ambiente. Lo dimostrano alcuni recenti fatti concreti: il parco alla Passalacqua, la trasfromazione a verde dei lotti edificabili del Prusst e il Central park”.