In poco tempo è scattata una rivolta e alcuni operai hanno deciso di effettuare un’occupazione simbolica della mensa. “Se si lavora si deve poter mangiare, anche senza Green pass, e in modo dignitoso, nel rispetto di norme igienico sanitarie e dei protocolli anti-Covid – si legge in un post pubblicato nella pagina Facebook ‘Skatenati Electrolux’ – L’azienda, per ora in via informale, fa sapere che stanno predisponendo quello che serve per allestire la tensostruttura da istallare vicino alla mensa, dove poter mangiare, oltre a voler migliorare la possibilità scelta dei pasti caldi take away. Bene! Vediamo. Basta che i tempi siano rapidi: pochi giorni”.
Con questa soluzione, i vertici dell’azienda hanno cercato di venire incontro ai lavoratori con l’obiettivo di riportare un clima di serenità all’interno dello stabilimento. Dal gruppo degli “Skatenati Electrolux” fanno sapere che lunedì la mensa funzionerà regolarmente con separazione tra i lavoratori muniti di Green pass e quelli senza certificazione verde (solo take away).
“Valuteremo il da farsi per questi giorni in caso di pioggia – si legge ancora nel post – Serve una soluzione, visto che in fabbrica non si può mangiare per disposizione aziendale e fuori non ci sono posti coperti. Contiamo non servano nuove proteste anche su questo. In ogni caso resta una regola da cambiare, quella del Green pass, per tante ragioni”.
“Il governo ha sbagliato sulle mense aziendali – concludono dagli ‘Skatenati Electrolux’ – Non ha nessun senso lavorare otto ore tutti assieme, fare le pause assieme e poi non poter mangiare nel luogo più protetto come quello della mensa aziendale. Soluzione inutilmente discriminatoria, potenzialmente a rischio epidemico e in questo caso dannosa”.