Si fa sempre più serrata la sfida tra i candidati in corsa alle amministrative del 3 e 4 ottobre, accanto a loro i vari leader di partito si fanno in quattro e battono tutta l’Italia per portare sostegno ai propri candidati. Vediamo cosa succede nelle varie città.
TORINO. A scatenare la polemica è la manifestazione del Pride, che vede lo scontro politico spostarsi sui diritti. Ad innescare la discussione l’assenza di Paolo Damilano (candidato civico, sostenuto dal centrodestra), che aderisce alla manifestazione, ma solo sui social. “Al Pride bisogna esserci, in presenza. Bisogna essere in piazza, non ci si può limitare ai post su Facebook. Le adesioni con un post sono stravaganti”, attacca il candidato sindaco del centrosinistra, Stefano Lo Russo, mentre l’aspirante prima cittadina del Movimento 5 Stelle Valentina Sganga ricorda la presenza, nella coalizione di Damilano, di “forze che negano i progressi fatti in materia di diritti”.
MILANO. I leader del centrodestra hanno visitato la città per lanciare la volata finale del candidato della coalizione, il pediatra Luca Bernardo. La Meloni annuncia inoltre che: “Sia a Roma che a Milano faremo un’iniziativa comune prima della fine della campagna elettorale. Stiamo organizzando in queste ore”. dall’altra parta Sala promette che “se vinco, una vice donna e parità di genere”.
ROMA. I 4 big che corrono nella Capitale non se ne lasciano scappare una, e continuano le polemiche specie sul candidato del centrodestra Enrico Michetti. “Votò Gualtieri”, è la notizia che rimbalza su alcuni giornali, e accende il dibattito. “Che Enrico Michetti, in passato, avesse pensato ai suoi affari collaborando con amministrazioni di diverso colore politico era noto ma, da quel che emerge dall’inchiesta della testata Tpi, siamo al surreale: nel 2019 avrebbe persino votato e fatto campagna elettorale per Roberto Gualtieri. Ciò significa una sola cosa, ovvero che destra e sinistra sono intercambiabili nella Capitale”, ha scritto in un post il Movimento 5 stelle romano. “Michetti appoggiò Gualtieri? Io agli elettori di centrodestra dico solo una cosa: ‘guardatevi un video di Michetti, o andate a un comizio di Michetti’, sono convinto che così si renderanno conto da soli”, ha commentato invece l’atro candidato Carlo Calenda.
CALABRIA. La sanità, ed in particolare la fine del commissariamento del settore che dura da 11 anni, è al centro del confronto in questi ultimi giorni di campagna elettorale in Calabria in vista del voto per l’elezione del Presidente ed il rinnovo dell’assemblea. Tutti i partiti e movimenti impegnati nell’ultimo sforzo chiedono a gran voce la fine del commissariamento ed il ritorno ad una gestione ordinaria, trovando sponda nei rispettivi referenti nazionali.
BOLOGNA. Sulle emittenti cittadine è iniziato lo scontro diretto: ad affrontarsi i due candidati principali l’assessore alla cultura uscente Lepore e il civico di centrodestra Battistini. Un confronto all’insegna dell’educazione, sui temi della politica: sanità, scuola, lavoro, Passante, sport. Qualche scintilla è volata al momento di dibattere sulla sicurezza.
TRIESTE. Si cerca di abbassare i tono a Trieste dopo gli attacchi subiti da esponenti politici di entrambi gli schieramenti durante la campagna elettorale. Il primo caso riguarda una serie di minacce nei confronti del sindaco Roberto Dipiazza. L’altro caso riguarda la contestazione di una no-Vax che era salita sul palco dal quale stava parlando il segretario del Pd, Enrico Letta, che aveva poi attributo la responsabilità del gesto a “forze politiche che sono ambigue su questo tema”.
NAPOLI. Per Napoli “ci vorrà qualche miliardo da Roma, negli anni, perché ha un debito molto grande accumulato nel tempo e bisogna risanarlo per far ripartire la città”. Gaetano Manfredi, candidato sindaco per il centrosinistra e M5S, torna con forza a chiedere l’impegno del governo per rilanciare la città. Sul tema è intervenuto anche Catello Maresca, che ne sta parlando anche con la parte di centrodestra del governo di unità nazionale: “Ci prepariamo a rimettere in moto la macchina amministrativa…stiamo già studiando con il ministro Brunetta la strategia della digitalizzazione e della riorganizzazione del personale”.