In questo periodo, causa lockdown, il mercato delle esportazioni ha subito notevoli contraccolpi, soprattutto in alcuni settori di prestigio del Made in Italy. basta pensare che se paragonata al 2019, la perdita è di circa 663 milioni di euro.
Molte Regioni e province hanno sofferto questo calo, ma meno di altre Verona che scende in alcuni settori, ma cresce in altri. Per quanto riguarda l’export segna un -15,7% sui macchinari, un -10,7% sul tessile/abbigliamento e -4,5% sulle bevande, mentre gli alimentari segnano +5,6% e l’ortofrutta +4,2%.
Insomma i beni di prima necessità soffrono meno di altri, infatti ad altre eccellenze del territorio quali marmo, calzature e mobili non è andata così bene.
Per quanto riguarda l’export verso altri Paesi, l’economia veronese segna un -4,3% su quello tedesco, -17,1% su quello francese, -25,6 sugli Usa e -25,7 sul regno Unito e -21,5 su quello spagnolo. Male l’export anche vero Cina e Russia.
Segni positivi invece per quanto riguarda Svizzera +36,4%, Belgio +32, 9% e Austria, Olanda e Repubblica Ceca, tra +1 e +2,5%.
Come spiega Riello: “La decrescita minore rispetto alla media italiana e regionale dimostra la bontà del tessuto economico sempre più diversificato”. Gli fa eco il presidente di Coldiretti, Daniele Salvagno: “La pandemia ha coinvolto i principali Paesi destinatari delle eccellenze locali e la tenuta dell’agroalimentare dimostra l’interesse per i prodotti scaligeri nel mondo”.