È di questi giorni la notizia che il Presidente del Comitato Nazionale MAB UNESCO, di concerto con il Ministro dell’Ambiente, ha formalmente sottoscritto e trasmesso a Parigi le due nuove candidature italiane alla Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera UNESCO: il ‘Monte Grappa’ e l’allargamento della Riserva della Biosfera Appennino Tosco-Emiliano.
L’area veneta proposta come Riserva della Biosfera copre una superficie di oltre 66 mila ettari e include interamente il Massiccio del Grappa, le aree pedemontane che lo circondano e, verso sud, anche le colline e l’alta pianura che lo collegano con la pianura Padana. Il territorio incluso nella candidatura a Riserva della Biosfera è stato definito in stretto confronto con le amministrazioni interessate e comprende 25 Comuni fra le Province di Treviso, Belluno, Vicenza.
Tra questi la scelta di Feltre, tra i promotori attivi della candidatura, riveste un’importanza particolare: “Se la candidatura avrà esito positivo, e non vediamo al momento motivi che ne potrebbero ostacolare l’esito positivo, Feltre potrà vantare un territorio interamente valorizzato sotto l’egida dell’UNESCO – sottolinea l’assessore all’ambiente Valter Bonan -. Abbiamo infatti deciso di inserire nella mappa di candidatura tutto il territorio comunale che non sia già ricompreso nell’ambito delle Dolomiti (circa il 16%), riconosciute dall’Organismo internazionale dal 2009. Ciò significa che se l’iter per l’ingresso dell’area del Grappa tra le riserve di biosfera avrà buon esito, Feltre sarà uno dei pochissimi comuni a poter vantare un territorio interamente “coperto” dal “marchio” UNESCO, con i rilevanti vantaggi che questo potrà portare non soltanto sul piano della tutela ambientale, ma anche della valorizzazione naturalistica e turistica che ne consegue”.