Il 21 novembre si è chiuso a Verona il Festival del Futuro che quest’anno, in piena emergenza Covid-19, si è svolto in modalità “all digital” raggiungendo la cifra record delle 870 mila visualizzazioni.
“Il tracciato delle discussioni di questi tre giorni ha portato la parola speranza come elemento fondamentale del nostro futuro”. È il commento di Gian Luca Rana, presidente del Gruppo editoriale Athesis, a chiusura del secondo Festival del Futuro di Verona, promosso assieme ad Harvard Business Review, Eccellenze d’Impresa, di cui è stata media partner l’agenza ANSA.
Tre giorni di dibattiti all digital, oltre 40 ospiti, keynote speech e interviste: il Festival del Futuro è stato un successo anche quest’anno. L’ambizione? “Disegnare il nuovo mondo”, titolo scelto dai promotori.
Tra gli speaker la ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, la direttrice di Telethon Francesca Pasinelli, Enrico Giovannini, portavoce di Asvis, Massimo Gaudina, capo della rappresentanza della Commissione Europea a Milano.
Il Ministro Bellanova ha fatto dichiarazioni importanti nel corso del suo intervento: “Il Sistema informativo agricolo nazionale, Sian, si trasformerà in infrastruttura strategica che potrà fornire servizi alle imprese, sfruttando un patrimonio di informazione che nessuno ha a disposizione”.
“Si potrà inoltre integrare – ha aggiunto Bellanova – con la rete meteorologica nazionale, e con altre banche dati come quella sull’uso di fitofarmaci. In questi tre giorni di Festival del Futuro si è parlato molto di innovazione e ricerca, e il settore agricolo ha bisogno di innovazione: agricoltura di precisione, sostenibilità, giovani e donne. L’obiettivo strategico è l’alleanza tra tecnologia ed ecologia”.
Speriamo che la prossima edizione del Festival torni nuovamente ad essere in presenza e che si comincino a dare maggiori risposte alle esigenze di accesso alle nuove tecnologie che anche la nostra regione deve avere, con più convinzione.
Massimo De Caro