Ieg-Italian Exhibition Group Spa, dopo aver messo a punto per prima in Italia il protocollo Safe Business ad aprile 2020 e avervi dato seguito con numerose iniziative mirate alla sicurezza sanitaria, ora aggiunge ulteriori elementi per garantire persone e aziende presenti in fiera. Dal prossimo mese di settembre, con l’obiettivo di tutelare aziende, visitatori, fornitori e dipendenti, sarà richiesto il ‘green pass’ (o titolo equivalente) a tutti coloro che accederanno in fiera durante lo svolgimento delle manifestazioni espositive. Le prime fiere per le quali sarà necessario saranno il Macfrut a Rimini e Vicenzaoro a Vicenza.
“L’obiettivo – spiega l’ad di Ieg, Corrado Peraboni – è garantire ai nostri espositori/visitatori padiglioni Covid free, un luogo dove l’unica preoccupazione di chi vi accede deve essere quella di fare business. La richiesta di questa misura ci arriva in modo forte dalle aziende, specie quelle multinazionali, che intendono garantire la massima sicurezza ai propri collaboratori che frequenteranno le fiere dopo la riapertura di settembre. Non è un caso che il green pass sia previsto come requisito dalla grandissima maggioranza degli organizzatori fieristici europei”.
In tema di sicurezza, condividere informazioni per superare ogni difficoltà negli spostamenti è un valore prezioso da offrire a espositori e visitatori. Con questa mission, ancora prima nel nostro Paese, Italian Exhibition Group offrirà ai propri ospiti stranieri una nuova opportunità di conoscenza delle regole in tema di ingresso e permanenza in Italia. Ciò varrà ancor di più nel corso della continua evoluzione della situazione pandemica. Le informazioni offerte derivano dall’accordo siglato con lo Studio Arletti&Partners, società esperta di mobilità internazionale e che dal 1998 serve aziende e privati in materia di distacco all’estero, coprendo tutti gli aspetti di consulenza relativi alla mobilità globale.
Lo scorso maggio Ieg ha aderito al progetto di Confcooperative Romagna, Confindustria Romagna e Legacoop Romagna per la vaccinazione anti-Covid, sempre su base volontaria, dei propri dipendenti grazie agli hub interaziendali istituiti sul territorio romagnolo. Attività accompagnate da una costante campagna di tracciamento: tra giugno 2020 e maggio 2021 Ieg ha effettuato su base volontaria circa 900 test sierologici e tamponi di screening sulle risorse umane delle quattro sedi.