Dal pantano “filobus” Verona proprio non riesca ad uscirne: l’opera pare essere stata archiviata dall’amministrazione Sboarina, che pure l’aveva messa in cantiere, ma ad oggi ancora decine di strade sono bloccate dai cantieri. Il 15 settembre scorso il sindaco aveva lanciato un ultimatum ad Amt e alle imprese coinvolte nel progetto, ma venerdì, dagli uffici comunali, ecco arrivare tre ordinanze che prorogano fino alla fine di quest’anno i lavori.
Prima i lavori dovevano finire entro il 14 settembre, in tempo per la ripresa delle scuole, e ora questo ulteriore ritardo che fa infuriare i residenti e a seguire diversi rappresentati della politica scaligera. Tra questi Michele Bertucco (Sinistra in Comune) che dice: “Non solo l’ultimatum e il penultimatum del sindaco non hanno sortito alcun effetto – ma i proclami del sindaco – vengono ignorati pure dagli uffici comunali. Altro che sbaraccare entro la l’inizio delle scuole, i cantieri rimarranno per chissà quanto tempo ancora”.
Il sindaco non perde però l’occasione di rispondere a Bertucco: “Il senso di quelle decisioni è esattamente l’opposto di quanto dice lui: la proroga dei provvedimenti viabilistici nelle zone dei cantieri, infatti, è proprio la condizione necessaria e indispensabile per chiuderli. Un atto in assenza del quale non si potrebbe intervenire su quelle strade, con la segnaletica e le disposizioni per consentire agli operai di fare quanto io ho chiesto”.
Nello stesso giorno in cui sono state firmate le tre ordinanze, Sboarina aveva chiamato Amt per sapere cosa stesse succedendo, visto che il suo ultimatum era scaduto il giorno prima. E per tutta risposta Amt aveva inviato a Palazzo Barbieri un documento di quasi 400 pagine con le indicazioni tecniche sul da farsi. Vedremo cosa emergerà dopo che il sindaco e i suoi tecnici avranno letto questo pesante malloppo.