Come spesso accade, anche per questo ferragosto in molti hanno scelto la montagna, anche per sfuggire al caldo della città, ma se non si è preparati e consapevoli di quello che si sta facendo, un bel weekend può trasformarsi in un incubo.
A dirlo il Soccorso alpino bellunese, che anche questa volta ha spiegato come la montagna sempre più spesso venga presa d’assalto da persone impreparate e disinformate. Il presidente nazionale del Cnsas, Maurizio Dellantonio chiarisce che: “Arrivano chiamate troppo allarmistiche, ma gli interventi non sanitari si pagano”.
L’invito è quello di scegliere percorsi e itinerari adatti alle proprie capacità e organizzarsi con tutta l’attrezzatura necessaria, perché in montagna non ci si improvvisa escursionisti. E lo dimostrano i tantissimi interventi che si sono susseguiti in Veneto in queste ore.
“Serve una grande responsabilità e scelte conseguenti – spiega Dellantonio, il presidente nazionale del Cnsas –. Ogni incidente in montagna aggrava la mole di lavoro per l’intera sanità, impegnata nel fronteggiare l’emergenza Covid-19: è per questo che chiediamo che gli sport a rischio in montagna siano per una volta messi in secondo piano nelle scelte degli appassionati. Le alternative non mancano e potrebbero essere occasione per scoprire attività, percorsi e località meno note”.