Il Fir (Fondo indennizzo risparmiatori) potrebbe essere in grado di liquidare entro ottobre tutte le circa 120 mila domande del binario forfettario (quelle sotto i limiti di reddito di 35 mila euro o di patrimonio sotto i centomila), sulle 144mila totali, trasmesse alla Consap da chi si è visto azzerare le azioni di Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca.
Secondo i numeri aggiornati al 26 aprile, la Commissione tecnica ha valutato 46.878 domande, contro le 29.675 al 9 aprile, per un importo indennizzabile di 225 milioni di euro, di cui 137 già versati. Ciò è stato possibile grazie alla “significativa intensificazione dell’attività della Commissione che ha calendarizzato due riunioni settimanali per quasi quattromila istanze complessive”. Perciò, ha conclusoSartore, “non appare necessario un intervento normativo per rivedere i meccanismi operativi, anche perché gli attuali membri della Commissione sarebbero gravati, in caso di modifiche, da oneri di riorganizzazione del proprio operato con possibili conseguenti rallentamenti”.
Per le domande relative al regime ordinario, invece, i tempi saranno definiti quando verrà chiuso il primo e più corposo pacchetto di istanze. “Durante l’audizione della sottosegretaria al Mef Alessandra Sartore avanti la commissione parlamentare di inchiesta sulle banche e sul sistema finanziario è risultato chiaro che, tenuto conto della significativa progressione delle liquidazioni da parte della Commissione tecnica, lo stanziamento del Fondo Indennizzo Risparmiatori sarà con ogni probabilità ampiamente capiente, rispetto all’entità delle domande presentate. Ho pertanto proposto al rappresentante del Governo che si inizi ad ipotizzare un aumento della percentuale dell’indennizzo (ad oggi il 30% del prezzo di acquisto dei titoli azzerati) riconosciuta ai risparmiatori truffati dalle banche, come peraltro già previsto dalla legge n.145/2018, e successive modifiche, istitutiva del FIR”. Questo si legge in una nota del deputato di Forza Italia e componente della commissione parlamentare di inchiesta sulle banche e sul sistema finanziario, Pierantonio Zanettin.
“Se le domande fin qui convalidate sono più di un terzo del totale e se il valore è di 225 milioni – osserva il deputato vicentino – significa che i 1.575 milioni disponibili nel Fir sono ampiamente capienti; e dunque ritengo che la quota indennizzata debba aumentare, visto che ad oggi vale mediamente 8.500 euro pro capite: una miseria. Non condivido, cioè, la proposta di altri parlamentari di reindirizzare la somma residua ad altre situazioni di sofferenza”.