Sappiamo bene come il Covid abbia modificato il tessuto sociale ed economico del Paese, con tante aziende che hanno dovuto rallentare la produzione, altre costrette a chiudere, ma ci sono anche alcune realtà che, a dispetto del periodo, hanno visto un trend opposto.
Infatti Treviso, Gorizia e Verona sono le uniche tre province dove è aumentato, nel corso del 2020, il numero delle partite Iva. Una delle conseguenze che ha generato sul sistema economico l’emergenza sanitaria è stata purtroppo la decisa contrazione del numero delle partita Iva pari a -14,8%. L’analisi effettuata dall’Ancot, Associazione nazionale consulenti tributari su dati del ministero dell’Economia e delle finanze evidenzia che nel corso del 2020 sono state aperte circa 464.700 nuove partite Iva.
Riguardo alla ripartizione territoriale emerge, circa il 44% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 21,4% al Centro e il 34,1% al Sud ed Isole. Il confronto con l’anno precedente segna in Veneto -5,3%, e quindi sorprende ancora di più il dato di Treviso e Verona.
Le ragioni sono ancora tutte da studiare, forse avrà giocato un ruolo importanate anche la necessità di trovare nuovo sbocchi occupazionali.