Con queste parole il Presidente del Veneto, Luca Zaia, commenta il giudizio elaborato dalla FitchRatings che considera come “moderato” il profilo di rischio della Regione rispetto ad altri enti locali e regionali a livello internazionale. Questo risultato è dato, nello specifico, da quattro fattori valutati come “Moderato” (stabilità delle entrate, sostenibilità delle spese, flessibilità delle spese, flessibilità di debito e liquidità) e da due fattori valutati come “Forte” (flessibilità delle entrate, prevedibilità di debito e liquidità).
“Ricordo che il Veneto ha un PIL pro capite di quasi 34mila euro, sopra le medie italiana ed europea, un tasso di occupazione del 67% assieme ad un basso livello di disoccupazione, pari al 6%, e con una diffusa rete di piccole e medie imprese che contribuiscono alla bilancia economica con esportazioni verso l’Europa continentale – continua il presidente -. Questo per dire che sono quasi trascorsi quattro anni da quando due milioni di veneti si sono espressi alle urne rivendicando la scelta plebiscitaria dell’autonomia regionale e questo certificato conferma la necessità di accelerare anche su questo fronte. Oggi è una necessità improrogabile considerati i dati oggettivi forniti da Fitch”.
“Non dimentichiamo che questi buoni indicatori socio-economici li abbiamo raggiunti senza mettere le mani nelle tasche dei Veneti – sottolinea il Presidente -. E parliamo di più di un miliardo di euro che rimangono a disposizione di cittadini ed imprese, perché il Veneto è l’unica, tra le regioni a statuto ordinario, a non applicare alcun aumento dell’addizionale Irpef statale, la cui aliquota rimane al livello base fissato dalla legge nazionale senza aumenti di sorta da parte della Regione”.
“Nonostante questo sforzo assicuriamo investimenti sul territorio, con servizi e infrastrutture – conclude Zaia -. Ricordo, infatti, che nel bilancio di previsione 2022-2024 abbiamo stanziato 300milioni a favore del nuovo Ospedale di Padova, uno dei prossimi totem della sanità pubblica Veneta pronto a confrontarsi nel panorama della medicina internazionale”.