“L’evento calamitoso occorso il 2 agosto 2019, provocando notevoli danni alle infrastrutture della pesca e dell’agricoltura, non è stato riconosciuto calamità naturale, nonostante la nostra richiesta di riesame della questione, con conseguente mancato indennizzo – dice la consigliera -. L’ultimo, devastante, evento meteomarino verificatosi nella notte del 12/13 novembre 2019 ha distrutto gran parte delle cavane di pesca costruite sulla Sacca di Scardovari, oltre a disperdere e danneggiare le imbarcazioni dei pescatori e le loro attrezzature di pesca. Numerose sono state le visite di solidarietà di numerosi rappresentanti istituzionali ad ogni livello, con il relativo impegno da parte del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’utilizzo di fondi statali per la ricostruzione”.”L’ordinanza del Capo Dipartimento Regionale di Protezione Civile ha previsto un contributo di ricostruzione di euro 20mila per l’immediato sostegno a ciascuna attività produttiva. Il comune di Porto Tolle nei termine previsti, di concerto con le Cooperative della Pesca, ha trasmesso alla Regione la ricognizione dei danni e l’avvio della ricostruzione per la ripresa dell’attività di pesca è stata immediata, grazie alla grande volontà e capacità dei pescatori che si sono messi all’opera ‘rimboccandosi le maniche’ e contraendo finanziamenti con istituti bancari”, spiega Finotti.
“Ad oggi i pescatori hanno potuto contare unicamente sul contributo di privati confluiti nel ‘Fondo di Solidarietà’ istituito dall’Amministrazione Comunale, dell’importo di €. 140.718,44, già liquidati. Il Governo ha provveduto esclusivamente allo stanziamento a favore del comune di Porto Tolle di Euro 1.500.000,00 utilizzati prioritariamente per la pulizia della Sacca e per la rimanenza in fase di realizzazione da parte del comune stesso”, commenta amaramente.
E aggiunge: “Il 9 dicembre 2020 il dipartimento di Protezione Civile ha informato la Regione del Veneto che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato di non avere risorse disponibili rendendo non finanziabili i ristori ai danni subiti dai pescatori della Sacca di Scardovari. Mai è mancata interlocuzione con il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’Assessore Regionale alla Pesca, con il Dipartimento di Protezione Civile che sempre hanno garantito l’utilizzo delle risorse in questione”.
“È doveroso, da parte del Governo, onorare gli impegni previsti per aiutare i pescatori di Porto Tolle colpiti da questo ennesimo evento calamitoso. L’Amministrazione Comunale si impegna a proseguire il percorso già avviato presso la Regione del Veneto e il Governo per garantire, in tempi certi e brevi, lo stanziamento delle risorse indispensabili alla ricostruzione”.
L’Assessore Tania Bertaggia aggiunge: “La comunicazione trasmessa dallo Stato alla Regione del Veneto di mancanza di fondi per gli indennizzi dei danni subiti dai pescatori alle attrezzature di pesca a seguito degli eventi meteo marini avversi del 12/13 novembre 2019 ha dell’incredibile e costituisce una vera e propria lesione di diritti. Invero con ordinanza del Capo di partimento di protezione civile n. 674/2020 ‘misure di immediato sostegno al tessuto economico e sociale’ si prevedeva uno stanziamento di €. 20.000,00 per ogni impresa, finalizzato all’immediata ripresa dell’attività produttiva”.
“Essere edotti del fatto che il Governo aveva impiegato i fondi già impegnati per la calamità naturale di novembre 2019 non è accettabile, pur comprendendo le difficoltà determinate dalla pandemia. Di fatto sono state sottratte ai pescatori, ma anche ad altre realtà imprenditoriali della Regione del Veneto, risorse economiche già impegnate per la ripresa delle attività aggravando di fatto la situazione in essere”, dice Bertaggia.
Infine il sindaco Roberto Pizzoli chiarisce: “Appena ricevuta comunicazione del fatto che i fondi messi a disposizione per il ristoro dei privati che hanno subito danno a seguito del maltempo di novembre 2019 sono stati usati per l’emergenza sanitaria, ci siamo subito interfacciati con la Direzione della Protezione Civile della Regione che ci ha messo in contatto con il Capo del Dipartimento. Ringrazio l’On. Martella che ha assunto l’impegno che del primo decreto ristori faccia parte la somma per stornare la spese sostenute dai pescatori a causa dei danni delle loro cavane. Con il Governatore Zaia, l’Assessore Corazzari e i presidenti delle Coop. e del Consirzio abbiamo acceso i riflettori su questa situazione di impasse, e attendiamo un riscontro scritto che ci assicuri in tempi certi e rapidi una risposta alle esigenze economiche dei pescatori della Sacca”.