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Economia

Fondo italiano per le startup ambientali: ecco di cosa si tratta e come funziona

Nasce un fondo italiano per le startup ambientali, per andare verso un futuro migliore sia per noi che per il nostro pianeta.

Fondo startup

In Italia abbiamo bisogno di investire sulle nuove tecnologie e sui giovani, che hanno a cuore l’ambiente e che pensano ad un futuro più green e rispettoso del Pianeta che ci ospita. Per questo nasce MITO Tech Venture, un fondo di Venture Capital totalmente italiano, dedicato alle startup dedicate all’ambiente.

Fondo italiano per le startup ambientali

Se in passato ad interessarsi ai mari, agli animali e al cambiamento climatico erano solo poche associazioni e gruppi di attivisti, oggi l’attenzione all’ambiente è cresciuta in tutta la società, e soprattutto i giovani sono molto più accorti in questo senso. Il mondo in cui viviamo sta vivendo una crisi a cui tutti stiamo assistendo, e che tocca ognuno di noi. Proprio per questo, serve cambiare qualcosa e investire in tecnologie più green, che impattino meno sull’ambiente e che ci permettano di vivere meglio, con un’aria più pulita e all’insegna di un rispetto maggiore verso il Pianeta.

In quest’ottica, nasce in Italia MITO Tech Venture, un fondo di Venture Capital che ha deciso di investire nelle tecnologie per la transizione ecologica e la decarbonizzazione. Come dice il team stesso di MITO, “investire in tecnologie che affrontano il cambiamento climatico non è solo una scelta strategica per il nostro pianeta e il nostro Paese, ma costituisce anche una straordinaria opportunità per generare valore economico e sociale su scala globale”. Seguendo l’art. 9 della normativa SFDR, MITO, con le sue start up ambientali, vuole puntare all’obiettivo di Net Zero.

Investire su un futuro più green

Finanziamenti per l’ambiente – Venetoreport

Finora il fondo ha raccolto 55 milioni di euro, grazie alle sottoscrizioni di importanti investitori, e vuole realizzare, con questi soldi, ben 25 progetti. Questi sono incentrati sulle tecnologie volte a ridurre le emissioni di anidride carbonica sia in campo energetico che ambientale, ma anche nell’industria pesante e nelle costruzioni, che attualmente hanno un impatto altissimo. Si tratta, quindi, di una grande opportunità per le startup italiane che vogliono puntare su un futuro più green, e che vedono nello sviluppo tecnologico sostenibile la chiave di lettura per affrontare i giorni che verranno.

Riuscire nell’intento di abbassare le emissioni, di ridurre il nostro impatto sull’ambiente e di restituire quello che gli abbiamo tolto in secoli di sfruttamento senza controllo, può garantirci una vita migliore, più salubre e in connessione con la natura. Fondi come questo sono necessari nel nostro Paese, così come in tutta Europa e nel mondo intero.

Erika Fameli

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