Il trasferimento di Forte Procolo al Comune ha ricevuto la prima importante approvazione. L’Agenzia del Demanio del Veneto e la Soprintendenza hanno dato parere favorevole al passaggio di proprietà del compendio. Ora manca solo la firma da Roma, alla quale si lavora da agosto dello scorso anno, quando erano stati fatti i rilievi per la stesura del progetto complessivo di riqualificazione del forte. Nel frattempo, al tavolo regionale, il Comune ha ottenuto il permesso di poter iniziare la pulizia dell’area fortificata che si trova a ridosso dei quartieri Navigatori, Saval e rione Catena.
Si dà così il via, ancor prima di avere ‘in mano’ il forte, all’opera di valorizzazione con il supporto di Amia e delle associazioni che hanno già un patto di sussidiarietà con il Comune. Un lavoro che dovrà essere minuzioso per rispettare il manufatto militare. L’ok e la concessione sono arrivati grazie al corposo progetto di recupero presentato dall’Amministrazione comunale, i cui lavori potranno partire subito dopo la firma definitiva del trasferimento che il Comune punta ad ottenere entro fine anno. A darne notizia, in diretta streaming, gli assessori ai Lavori pubblici Luca Zanotto, all’Urbanistica Ilaria Segala e ai Rapporti con l’Unesco Francesca Toffali.
Sono quattro le fasi della riqualificazione di Forte Procolo. Un primo stralcio preliminare, da attuarsi nel triennio 2021-2023, per l’acquisizione del Forte, la rimozione della vegetazione infestante, così come la pulizia degli spazi verdi, delle mura e delle coperture in terra. Questo permetterebbe subito di utilizzare il parco. Con la seconda fase potrà essere progettato e realizzato il giardino pubblico vero e proprio, nella zona sud verso viale Colombo. Previste un’area giochi per i bambini, un teatro all’aperto, un’area cani e una parte boscata da conservare e potenziare in virtù della biodiversità che il Forte custodisce, fatta di un’ampia gamma di specie di flora e fauna. Dopodiché nel triennio 2023-2025 saranno avviati gli interventi di messa in sicurezza, restauro architettonico e adeguamento statico delle quattro mura traverse. E completati gli ultimi lavori sugli spazi aperti. Il quarto stralcio prevede, infine, l’ultimazione del recupero della corte interna, del varco di accesso, della galleria fucilieri e del terrapieno difensivo.
“C’è grande soddisfazione per l’esito positivo del tavolo operativo regionale, che accelera il percorso per il passaggio di proprietà del forte – ha detto Zanotto -. Una volta che il trasferimento sarà avvenuto potremo partire con la valorizzazione vera e propria del compendio, per restituirlo alla città che potrà usufruire delle aree verdi ma anche riscoprire un vero e proprio patrimonio architettonico e storico. L’Amministrazione comunale ha voluto fin dall’inizio investire su questo passaggio di proprietà, finanziando un progetto che riporterà in vita questo compendio di straordinaria bellezza. Sarà una grande festa per la nostra comunità potersi riappropriare di questo spazio e collaborare per farlo tornare a vivere”.
“Un passaggio decisivo verso la ‘presa’ del Forte, per il quale abbiamo già avviato il processo di valorizzazione e investito la somma di 1 milione e mezzo che sarà diluita nella programmazione – ha detto l’assessore Toffali -. Verona è letteralmente una città fortificata, ne stiamo conoscendo dettagli e particolari grazie anche allo studio affidato all’Università di Pavia. Una ricchezza di monumenti difensivi che non ha paragoni, basta pensare che Verona conta ben 27 manufatti militari appartenenti alla seconda fila difensiva, mentre sono 16 in tutta la provincia. Per tutelare tali beni è fondamentale incidere sulla promozione culturale, mettendoli in rete e aprendoli oltre i confini cittadini. È quello che stiamo facendo con i castelli scaligeri presenti sul territorio, stiamo lavorando per creare un percorso tematico e turistico dedicato a quest’ambito, con l’obiettivo di realizzare a Verona l’anno prossimo il festival delle fortezze europee”.