Questa sarà la settimana decisiva per sbrogliare l’intricatissima questione Agsm-Aim. Da ieri sono iniziati tutta una serie di incontri che porteranno all’attesa delibera sulla fusione di giovedì. Ma subito ecco i primi intoppi: ieri pomeriggio doveva riunirsi la giunta comunale, in seduta straordinaria, per approvare la relativa delibera, ma è saltata, “Solo problemi tecnici, assicurano a Palazzo Barbieri”, ma sarà davvero così?
Non c’è ormai più margine per temporeggiare, ma anche all’interno della stessa maggioranza non si riesce a trovare una quadra, soprattutto per quanto riguarda l’inserimento nella nuova società unificata (MuVen) di Amia (l’azienda che gestisce i rifiuti), con tutto quello che ne consegue.
In casa Agsm inoltre manca ancora un presidente dopo le dimissioni di Finocchiaro e da un po’ di tempo si stanno facendo i nomi di Mantovanelli (fedelissimo di Fontana e presidente di Acque Veronesi) e di Paternoster, già senatore della Lega.
Ma non è tutto, gli orizzonti di questa questione arrivano fino a Venezia e si intersecano con il possibile rimpasto di giunta di Verona, rendendo il gioco delle poltrone ancora più complicato. Tutti vogliono un riconoscimento, soprattutto dopo le regionali, ma i posti sono limitati.