Nel tardo pomeriggio di mercoledì è arrivata la comunicazione ufficiale delle dimissioni dell’ormai ex presidente di Agsm Verona, Daniele Finocchiaro, ma il sindaco di Vicenza non prelude che questo arresterà le trattative di fusione con Aim Vicenza.
“Non voglio entrare nei rapporti e nelle dinamiche veronesi, ma esprimo piena fiducia e sostegno al mio collega perché sono convinto che nei prossimi giorni riuscirà a dare equilibrio alla struttura – dice il sindaco di Vicenza Francesco Rucco -. Proseguiamo convinti verso la fusione a due che, tra l’altro, faceva parte del programma elettorale e che più volte ha visto l’appoggio ufficiale da parte della maggioranza. È un’operazione importante e strategica per una crescita industriale e per migliorare la posizione sul mercato ma anche, e soprattutto, per dimostrare l’utilità pubblica nel calmierare i costi e potenziare i servizi ai cittadini. In questo senso ho chiesto ad Aim di spiegare bene i molteplici vantaggi di questa operazione proprio a favore degli utenti e della città intera”.
La situazione dovrebbe quindi risolversi e secondo molti la decisione di Finocchiaro non avrebbe nulla a che vedere con il progetto di fusione tra Agsm ed A2A che l’ex presidente Finocchiaro vedeva quale strategia imprescindibile al rafforzamento sul mercato della principale azienda partecipata di Verona.
Il presidente Daniele Finocchiaro si era infatti astenuto dal voto nel Cda che sanciva il progetto di aggregazione con la multiutility di Vicenza Aim: “La storica fusione con Vicenza inseguita da 13 anni rappresenta una condizione necessaria ma non sufficiente per garantire il futuro delle due aziende. Il mio ruolo tecnico mi impone di ribadire con forza il percorso e il lavoro di un anno ovvero la necessità di trovare un partner strategico e industriale per gli investimenti» aveva detto al tempo Finocchiaro.