Non arrivano nuove informazioni dal vertice in Emilia Romagna convocato ieri dal governatore della regione, Stefano Bonaccini. L’unica cosa certa è che la fusione tra BolognaFiere e Ieg (Fiera di Vicenza e Rimini) si farà. L’accordo sulla governance, che è il punto più importante, resta però ancora sospeso, con i soci pubblici che si incontreranno la prossima settimana per cercare di trovare una soluzione che metta d’accordo tutti.
Nelle ultime ore si era parlato di una holding con un amministratore unico di nomina regionale in cui gli azionisti pubblici avrebbero conferito le azioni, vincolate da un patto di nove anni, ma questa idea, proposta da Rimini, era stata subito bocciata dal sindaco di Bologna, Virginio Merola.
Poi rimane ancora aperta la questione del Cda, che sarà un gioco di poltrone, con Vicenza che vorra di certo mantenere un suo consigliere. Anche la presidenza resta un’incognita: secondo dei vecchi accordi, dovrebbe andare ad un riminese per tre anni, che sarebbe Lorenzo Cagnoni, ora alla guida di Ieg, ma si è fatto largo anche il nome di Andrea Gnassi, sindaco uscente di Rimini.
La vicepresidenza dovrebbe invece essere confermata a Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere. Per i due Amministratori delegati invece si sono fatti i nomi di Antonio Bruzzone (BolognaFiere) e Corrado Peraboni (Ieg). E infine, ma non meno importante, ci sono ancora scontri per quanto riguarda il nome della nuova società, con Vicenza che spinge perché si mantenga Ieg e propabilmente l’avrà vinta.