La Ue ha dato il via libera alla fusione tra Fca e Psa dalla quale nascerà Stellantis, quarto gruppo automobilistico mondiale (alle spalle di Toyota, Volkswagen e l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi). Un colosso da 15 marchi, 8,7 milioni di auto vendute, 400.000 dipendenti e oltre 180 miliardi di euro di fatturato.
“Stellantis rappresenta l’unione di due partner che condividono la stessa mentalità. Due realtà che si uniscono per costruire qualcosa di unico. Vogliamo avere un ruolo di primo piano nel prossimo decennio che ridefinirà la mobilità. È un ulteriore coraggioso passo avanti nel nostro viaggio”, ha sottolineato il presidente di Fca, John Elkann.
“Oggi vi parlo con emozione e grande eccitazione” in quello che è “un momento storico”, ha esordito il numero uno di Psa, Carlos Tavares. Il progetto, ha aggiunto il manager, punta a “proteggere i lavoratori e garantire il futuro della società” e ha dimostrato “la grande maturità degli azionisti dei due gruppi che hanno una visione chiara dell’avvenire e hanno dimostrato di sapersi adattare alle diverse condizioni”. I due gruppi hanno infatti sostenuto la fusione con il 99,1% dei voti.
La creazione di Stellantis, attraverso la fusione tra Psa e Fca, è la risposta alle “sfide e alle opportunità del futuro” della mobilità e dell’industria dell’auto, ha aggiunto ancora Tavares, che ha concluso: “Abbiamo ottenuto tutte le approvazioni necessarie” per l’operazione e “siamo pronti per questa fusione, la prossima tappa di questa storia favolosa”.
L’operazione sarà perfezionata il 16 gennaio e il 18 il titolo sarà quotato a Milano e Parigi, mentre martedì 19 a New York. Intanto ieri hanno chiuso bene entrambi i titoli: Fiat Chrysler Automobiles a +1,50% e Peugeot ha guadagnato l’1,70%.