“La Valle del Chiampo è un distretto industriale specializzato nella concia delle pelli, utilizzate per l’abbigliamento, le calzature e l’arredo. Nella vallata si concentra l’intera filiera produttiva, con un conseguente rischio di inquinamento atmosferico, idrico e del suolo“, ha commentato il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco.
In particolare, i processi chimici di lavorazione delle pelli causano emissioni in atmosfera di composti organici volatili e di idrogeno solforato, che riducono la qualità dell’aria e causano esalazioni maleodoranti, percepite anche nelle aree residenziali della Valle.
Per contrastare l’inquinamento nel distretto e promuovere uno sviluppo sostenibile dei territori, è nato il progetto G.I.A.D.A., Gestione Integrata dell’Ambiente nel Distretto Conciario della Valle del Chiampo, che ha messo in collaborazione i 17 Comuni della Valle, la Provincia di Vicenza, Arpav, le imprese locali e la cittadinanza.
Il progetto prevede una costante attività di monitoraggio dei valori delle sostanze potenzialmente inquinanti tipiche della lavorazione delle pelli e la successiva elaborazione di interventi operativi, sviluppati in sinergia tra Comuni, Provincia, Arpav e aziende.
Questo lavoro ha permesso di risolvere le problematiche di inquinamento legate ai composti organici volatili, grazie all’adozione di processi di lavorazione delle pelli più sostenibili e che necessitano di meno solventi. La problematica dell’idrogeno solforato, invece, è stata affrontata con una soluzione centralizzata all’impianto di depurazione di Arzignano.
Un virtuoso esempio di progetto che fa sistema e diventa efficace contro la riduzione dell’inquinamento nel distretto della concia grazie all’azione consapevole e coordinata della Provincia di Vicenza e dei 17 Comuni del territorio, con la collaborazione delle aziende locali e dei cittadini.