Le colline del Vicentino sono state colpite dal gelo. Alle 5 di questa mattina la temperatura, infatti, è scesa sotto lo zero e la prossima notte, a quanto pare, sarà ancora peggio. La situazione non ha riguardato soltanto l’Ovest Vicentino, ma anche altri territori della provincia, con le colture ormai in grande difficoltà.
E anche per i prossimi giorni, le previsioni meteorologiche non accennano a migliorare. Dopo un marzo fin troppo caldo, da aprile le temperature sono scese in linea con il periodo. Quindi ecco tornare in funzione il riscaldamento nelle serre di ortaggi e gli impianti antibrina nei frutteti.
Gli agricoltori corrono ai ripari per evitare danni alla produzione in un momento importante della stagione. “Occorre salvare le fioriture e quindi il futuro raccolto anche dalle sferzate di vento gelido. Tutti questi sfasamenti stagionali – commenta il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola – hanno un costo per i produttori costretti a consumare un surplus di gasolio, oltre che a ricorrere a strumenti sempre più tecnicamente avanzati per mettere in salvo verdura e frutta”.
La situazione interessa tutta Italia, sono stati persi oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne a causa di maltempo, allagamenti, frane e smottamenti.