I giochi sono fatti: facendo seguito all’intesa approvata dai rispettivi consigli di amministrazione in data 24 giugno e alla firma degli accordi attuativi tra Assicurazioni Generali e Cattolica Assicurazioni sulle quattro aree di business, ieri, il gruppo del Leone ha sottoscritto l’aumento di capitale di Cattolica Assicurazioni per un ammontare complessivo pari a 300 milioni di euro.
Adesso Generali detiene una partecipazione in Cattolica pari al 24,46% del capitale sociale dell’emittente. L’aumento di capitale riservato a Generali ha portato all’emissione di 54.054.054 azioni di Cattolica ad un prezzo di emissione per azione pari a 5,55 euro, di cui euro 2,55 a titolo di sovrapprezzo, per un aumento del capitale sociale nominale di euro 162.162.162,00.
Il Presidente di Cattolica Paolo Bedoni, soddisfatto dell’operazione, ha ringraziato i consiglieri, in particolare quelli dimissionari per l’intensa e proficua attività svolta durante la loro carica nell’interesse della Società.
L’aumento di capitale riservato a Generali è uno dei presupposti per l’avvio di una partnership strategica che prevede quattro iniziative industriali che rappresentano importanti opportunità di crescita profittevole sui servizi ai clienti del segmento danni e nel comparto asset management, facendo leva sulle competenze e capacità di Generali nella gestione degli investimenti, nell’innovazione digitale e nei servizi salute e consentendo a Cattolica di ampliare e migliorare l’offerta alla propria clientela con nuovi e innovativi servizi accessori.
Inoltre, nel contesto dell’operazione, a valle della chiusura della procedura di recesso conseguente alla trasformazione di Cattolica da società cooperativa in società per azioni, si darà corso all’aumento di capitale da offrire in opzione agli azionisti per massimi 200 milioni di euro deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Cattolica il 4 agosto, al fine di completare il rafforzamento patrimoniale della compagnia richiesto da IVASS lo scorso 27 maggio.
Giungono, tutto fuorché inattesi, anche dei cambiamenti in Consiglio di Amministrazione di Cattolica, che ha preso atto delle dimissioni rassegnate da Carlo Napoleoni e da Chiara de’ Stefani (precedute da quelle per motivi personali di Pierantonio Riello), per consentire la piena attuazione degli accordi, seguite dalla nomina a consiglieri di Stefano Gentili, Roberto Lancellotti e Elena Vasco, designati da Generali per controllare le restanti fasi del processo.