Gianluca Cavion, imprenditore del settore delle costruzioni, è il nuovo presidente di Confartigianato Imprese Vicenza. Era già nell’ordine delle cose dato che è stato presidente in pectore per un anno, per dare modo al suo predecessore Agostino Bonomo di tentare la scalata a Confartigianato Nazionale, che, com’è noto, non è andata a buon fine.
Cavion, 52 anni, di Valdagno, guiderà la più grande associazione territoriale italiana delle piccole e medie imprese, per il prossimo biennio, forte comunque di diverse esperienze e cariche associative ricoperte nel tempo.
“Il 2020 è stato un anno duro sia per i singoli che per l’economia, ma Confartigianato non ha mai perso il passo accompagnando le sue imprese giorno per giorno, decreto dopo decreto, mantenendo alta l’attenzione del legislatore verso il mondo dell’artigianato che rappresenta l’ossatura del nostro Paese – ha detto il neo presidente -. Dal sostegno alle imprese che più stanno pagando l’emergenza sanitaria e gli annessi provvedimenti, dalle strategie più idonee per un rilancio dell’artigianato, dalla diffusione di una cultura d’impresa che guarda all’innovazione e alla digitalizzazione come irrinunciabili frontiere, Confartigianato in questi mesi non ha mai abbassato la guardia esprimendo al meglio il suo ruolo di ‘corpo intermedio’”.
Oltre alle problematiche inevitabilmente legate alla situazione contingente, ci sono anche tematiche di sviluppo nell’agenda di Cavion: “Partiamo dal Superbonus 110% visto l’impatto che avrà su tutte le aziende del Sistema Casa, sui cittadini, sul patrimonio edilizio, sulle emissioni. Siamo pronti a fornire servizi e consulenze affinché le potenzialità di questa misura siano colte appieno. E parlando di filiera della casa non posso non porre l’accento sull’importanza delle Reti di Impresa che permettono accessi più rapidi ed efficaci per esempio nei bandi pubblici ma anche di allargare il mercato dei diversi componenti”.
“Tra le priorità, naturalmente, non vanno dimenticate le infrastrutture quali: la Pedemontana, sulle cui opere accessorie non manca una certa preoccupazione e sulle quali quindi teniamo alta l’attenzione; la Valdastico Nord, arteria che le nostre aziende attendono da tempo per avere un corridoio diretto con i mercati di sbocco del nord Europa; e la TAV, i cui lavori arrivano fino a Verona per poi lasciare il posto a tanti punti di domanda (Dove arriverà a Vicenza? Perché tanta lentezza in questo tratto? E da Vicenza in là cosa succederà?) – continua il neo presidente-. Altri temi su cui concentreremo la nostra azione saranno tutte le misure riguardanti gli investimenti 4.0, perché mancano politiche serie che tocchino le PMI e perché questo tipo di interventi devono diventare strutturali”.
Quanto all’export, da sempre punto di forza delle nostre imprese e del nostro territorio – continua Cavion- ha subito un fortissimo rallentamento visto il clima d’incertezza globale generato dal Covid; vanno quindi pensate politiche e iniziative per recuperare anche in questo ambito il tempo perduto per dare forza agli artigiani impegnati in questo campo sia direttamente che all’interno delle filiere manifatturiere”.
Quanto al mondo politico, Gianluca Cavion lancia un solo, forte messaggio: “Prima pensate al piccolo: nel varare i provvedimenti vanno prese in considerazioni le ‘misure’ delle imprese. Se il 99% del tessuto produttivo è costituito da PMI perché ostinarsi a fare norme e leggi che non rispecchiano questa realtà?”.